Trenta alberi da abbattere lungo le strade della città
BELLUNO
Il vento della settimana appena trascorsa le ha risparmiate. Ma alcune piante che costeggiano via Tiziano Vecellio e via Vittorio Veneto non sono in buone condizioni, e devono essere abbattute. In particolare si tratta di trenta alberi, fra pioppi, platani e aceri, che entro l’arrivo dell’inverno saranno rimossi.
Non è la prima volta che accade: «Si tratta di interventi di pulizia e messa in sicurezza che facciamo ogni anno, e proprio grazie ai tagli fatti negli anni passati siamo riusciti a contenere i danni in questi giorni di maltempo lungo queste vie importantissime per la nostra città e la nostra provincia», spiega l’assessore Biagio Giannone. «Abbiamo visto con questa pioggia e il forte vento come sia importante intervenire con continuità e con coscienza sui viali alberati».
Il dirigente di riferimento ha firmato la determina con l’impegno di spesa il 26 ottobre. L’operazione comporterà una spesa di 17.713,18 euro. Per valutare lo stato di salute degli alberi, era stata avviata mesi fa una verifica della loro stabilità e dello stato fitosanitario. L’ha effettuata una società esperta di questo settore.
Gli esiti della verifica, si legge nella determina, hanno evidenziato la necessità di tagliare nove pioppi alti tra i 25 e i 30 metri, dieci platani alti fra i 18 e i 25 e undici aceri, che hanno un’altezza compresa fra 15 e 20 metri. L’operazione sarà condotta dalla ditta Italverde di Lendinara (Rovigo), che si occuperà anche della fresatura delle ceppaie e dello smaltimento del materiale di risulta.
Oltre a questa operazione, che rientra nel capitolo delle manutenzioni del territorio, era stato anche affidato un incarico professionale per valutare lo stato di sicurezza strutturale del ponte sulla valle di Reggiù, all’incrocio fra le vie Pedecastello e Meassa a Levego. È quello che da Levego porta verso la Costa, la strada che conduce a Castion.
Il ponte è chiuso dal 30 agosto, a causa delle condizioni di conservazione del manufatto. C’è un altro accesso alla Costa dalla strada della sinistra Piave, e gli automobilisti da ormai due mesi utilizzano quella viabilità. Biciclette e pedoni, invece, sono sempre potuti passare.
Il 25 ottobre era stata firmata la determina con l’impegno di spesa per affidare l’incarico di verificare le condizioni del ponte. «La perizia sul ponte a Levego è in fase di realizzazione e quindi terrà anche conto di eventuali modifiche o situazioni che si sono venute a creare con l’alluvione della scorsa settimana», continua Giannone. «Ci costerà poco più di 6 mila euro e quando avremo le carte in mano potremo valutare come intervenire».
Fermo restando che l’alluvione di una settimana fa ha causato gravi danni anche nel territorio del capoluogo, e dunque anche il Comune di Belluno dovrà affrontare un piano di ricostruzione (si pensi alla sola area di Lambioi, devastata dalla piena del Piave, e a tutti gli alberi caduti che vanno rimossi per mettere in sicurezza la viabilità). Bisognerà stilare un elenco delle priorità. —
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