Trent’anni per gestire la discarica ormai chiusa

San Vito. Approvato dalla giunta comunale il piano finanziario per Vallesella  Il sindaco De Bon: «Saranno necessari all’operazione 451 mila euro»

SAN VITO. Approvato il piano finanziario per gli oneri post mortem della discarica di inerti in località Vallesella.

La giunta sanvitese, guidata dal sindaco Franco De Bon, ha votato una nuova delibera tramite la quale viene approvato il piano finanziario redatto dal geologo Danilo Belli che elenca gli oneri da espletare per la fase di post mortem del sito che durerà dal 2018 al 2047, ossia per 30 anni come prevedono le normative, per un importo totale di 451 mila euro.

La discarica di inerti è stata attiva dal giugno del 1996 al giugno 2013. Ha accolto negli anni 916 mila metri cubi di inerti, che garantivano alla Gescom, la società municipalizzata del Comune, oggi chiusa, che gestiva il sito, un bel gettito. Negli ultimi anni la Gescom introitava circa un milione di euro l’anno dalla discarica e i proventi venivano poi riutilizzati nel paese per la manutenzione dei prati e delle strade, per lo sgombero neve, per le manifestazioni, per la pista da fondo e per la sala congressi. Da quando la discarica è chiusa le casse comunali soffrono del mancato intorto.

Ora l’amministrazione si trova a dover gestire il post mortem del sito. «È una procedura prevista dalle normative», spiega il sindaco De Bon, «dalla chiusura della discarica ad oggi sono stati effettuati tutti i monitoraggi previsti. È stata fatta la ricomposizione ambientale, la piantumazione, i rilievi topografici per capire l’assestamento del materiale, analisi chimiche varie e analisi morfologiche. Dal 2013, ogni due anni si è effettuata una verifica laser della superficie che ha sempre riscontrato come non ci siano variazioni morfologiche del sito. Sono stati poi effettuati cinque sondaggi a carotaggio continuo e anche questi esami hanno riscontrato che è tutto nei parametri previsti dalla legge».

Ora, dopo il collaudo funzionale della discarica redatto dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Luca Roda, inizia il periodo di post mortem che durerà 30 anni, sino al 2047. In questi 30 anni verranno effettuati ulteriori analisi e verifiche, seguiranno relazioni e monitoraggi, il tutto per 451 mila euro di spese spalmati in tre decenni, già accotonatati in bilancio.

«La nostra amministrazione», chiosa De Bon, «deve iniziare a far fronte a questa fase delicata di una discarica. Lo si sapeva da tempo. Purtroppo a San Vito senza gli introiti della discarica le casse comunali non so più quelle di una volta. Ma ovviamente il sito non era eterno e non si è riusciti a trovarne uno di alternativo».

Alessandra Segafreddo

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