Trichiana: bocciata la centrale a biomasse

Colpo di scena per molti inatteso al termine del consiglio comunale
TRICHIANA. Il consiglio comunale di Trichiana dichiara la sua contrarietà al progetto di realizzazione di una centrale a biomasse nel piazzale dell'ex Cementegola. Un colpo di scena per molti inaspettato ha chiuso la seduta di mercoledì: il sindaco Giorgio Cavallet ha infatti concluso suo intervento dichiarando che «allo stato attuale, per la mancata verifica dei criteri citati (mancanza di un progetto concreto di teleriscaldamento e conseguente impossibilità di valutare il bilancio di massa delle emissioni e scarsa mitigazione dell'impatto visivo, ndr), questa maggioranza, pur favorevole all'uso di energie rinnovabili, esprime un parere negativo rispetto al progetto per l'installazione dell'impianto a biomasse così come presentato dalla ditta Eco Trichiana in data 24 febbraio 2011». Un'affermazione salutata dall'applauso della platea. Il sindaco ha poi chiesto alle minoranze di ritirare l'ordine del giorno che avevano presentato, una delibera con la quale si impegnavano consiglio e sindaco a dirsi contrari al progetto. Nei fatti la maggioranza lo è, ma non avrebbe potuto votare a favore dell'ordine del giorno per come era stato posto (ha lasciato intendere il sindaco), che ha chiesto il ritiro. Dopo un breve consulto, la delibera è stata ritirata, e quindi non votata; con l'impegno, però, di «approfondire insieme il problema», ha spiegato il capogruppo di "Nuova Pagina", Michele Reolon. Soddisfatti i rappresentanti del gruppo di cittadini "No alla centrale, sì alla salute": «La maggioranza ha scelto la strada della salute dei cittadini», afferma Federico D'Incà, «siamo soddisfatti della partecipazione popolare al consiglio, e ringraziamo le minoranze per il lavoro svolto». Reolon ha inoltre annunciato la volontà dei gruppi di minoranza di «essere collaborativi e di abbassare i toni polemici», alla luce di una seduta che ha rischiato più volte di essere interrotta dal sindaco per i toni piuttosto accesi sui cui si era sviluppata. «L'attenzione prioritaria di questa Amministrazione è per la salute dei cittadini», ha spiegato Cavallet nel corso del suo intervento, «la questione dell'impianto a biomasse va affrontata nel modo corretto, studiando i dati». Secondo il sindaco, il gruppo di cittadini che ha promosso la raccolta firme e le minoranze consiliari «hanno diffuso informazioni superficiali e allarmanti, dando spazio a opinioni anziché all'approfondimento». E' invece necessario «un serio e autorevole approfondimento scientifico, che tenga conto del maggior numero di elementi significativi. E' stata fatta molta confusione, generando un contesto di dubbi e preoccupazioni che non permettono un'analisi serena». Il ritiro della delibera consente di «riaprire il dialogo», conclude Cavallet. Tanto più che «la moratoria regionale ha sospeso fino al 31 dicembre 2011 il rilascio di autorizzazioni per impianti come quello proposto a Trichiana. Quindi, c'è il tempo per fare le cose con ordine e senza contrapposizioni esasperate».

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