Trichiana concentrato di governo. D'Incà: il segreto è nei libri

Il paese può vantare due ministri: alla conferma di Federico D’Inca si è aggiunta la nomina di Daniele Franco

Trichiana culla delle istituzioni. La coincidenza ha dell’incredibile: due ministri dello stesso governo, entrambi originari dello stesso paese che in queste ore si sta, giustamente, gonfiando d’orgoglio. Circa 4.700 abitanti, ormai inglobato nel comune unico di Borgo Valbelluna, il paese che diede i natali alla grande giornalista e scrittrice Tina Merlin, può iniziare a vantarsi, perché se si conta anche il forzista Aldo Brancher, ministro per 17 giorni nell’estate del 2010, ormai è a quota tre.

«Il segreto? Credo che stia nel nostro riconoscimento “Paese del Libro”», sottolinea a caldo il ministro appena riconfermato, Federico D’Incà. «In questo nome c’è tutta la voglia e l’importanza di studiare e di confrontarsi. Il libro come stimolo di crescita per raggiungere grandi traguardi», dice D’Incà, che a differenza della prima nomina, il 5 settembre 2019, stavolta non è stato avvisato nemmeno cinque minuti prima e ha scoperto di essere ancora ministro guardando la diretta alla televisione.

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Se D’Incà è una conferma non scontata, il nome di Daniele Franco all’economia circolava invece da giorni. Il neo ministro, già direttore generale della Banca d’Italia è nato nel Paese del Libro nel 1953. In realtà non è rimasto molto a Trichiana, paese della famiglia materna, i Ferigo, perché ben presto si è trasferito a Belluno, nel quartiere San Lorenzo di Mussoi con i genitori e la sorella. La mamma, scomparsa pochi anni fa, faceva la maestra, mentre il padre era un geometra funzionario del Catasto di Belluno e mancò poco dopo essere andato in pensione.

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Daniele Franco


In città e a Trichiana, conserva ancora alcune amicizie ma dall’Università in poi Franco non è più tornato a vivere in provincia. Nel dicembre del 2017 a Ponte nelle Alpi, insignito del premio riservato ai bellunesi che onorano la provincia di Belluno nel Mondo, lui stesso ha raccontato di aver da poco partecipato a una cena di classe del liceo, la prima dopo 45 anni: «Ci abbiamo pensato parecchio per organizzarla», ha scherzato Franco con il pubblico del Rotary e dell’Associazione bellunesi nel Mondo.

La sua ultima visita in provincia, per quanto se ne sappia, risale a circa un anno fa quando Franco è venuto sia a Belluno che a Trichiana per passare un po’ di tempo con uno zio affezionato, Giorgio Ferigo, ma fino a quando la mamma era viva le sue visite erano molto più frequenti.



Il curriculum di Franco è noto dalla facoltà di Scienze politiche con indirizzo economico a Padova, ma prima di iniziare l’esperienza di studente fuori sede il ministro ha frequentato il liceo scientifico Galileo Galilei a Belluno. Tra i suoi compagni di Università c’è anche l’ex assessore Maurizio Busatta, che è rimasto suo amico, mentre tra i compagni di liceo c’è l’ex segretario provinciale dell’Udc Michele Reolon che, ennesima coincidenza, aveva Federico D’Incà in lista quando si candidò a sindaco di Trichiana qualche anno fa.

Notevole è anche il curriculum della sorella del neo ministro dell’Economia, Tiziana Franco, che è docente di storia medievale all’Università di Verona, molto nota e apprezzata per i suoi studi. Unanime il profilo tratteggiato dagli amici bellunesi: riservatissimo e alla mano con le persone con cui è in confidenza, Franco è un amante della montagna e delle escursioni, passione però difficile da conciliare con gli impegni professionali. Mai sopra le righe, impegnatissimo nello studio, appassionato fin da giovane alle dottrine economiche (si è laureato con un altro grande economista italiano, il professor Mario Arcelli), Franco tende a non parlare molto di sé, della moglie e dei due figli.

Molto più conosciuto in paese e ormai in provincia è D’Incà, classe 1976, laureato in economia e commercio all’Università di Trento. Deputato dal 2013, D’Incà è attivista del Movimento 5 Stelle fin dall’inizio ma è proprio entrando in Parlamento che ha iniziato a la sua carriera politica. Sposato, padre di una bambina, D’Incà abita stabilmente a Trichiana dove torna appena può. —

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