Troppi pericoli alla Veneggia: «Strada al buio e abbandonata»

Le numerose aziende di via Ugo Neri chiedono al Comune di porre rimedio: «Le auto sfrecciano e i pedoni rischiano di cadere: la situazione è insostenibile»



Imprenditori ed esercenti di via Ugo Negri tornano ad alzare la voce per denunciare lo stato di abbandono in cui versa la strada comunale interna della Veneggia.

A distanza di tempo, nonostante le ripetute richieste di intervento avanzate agli amministratori comunali, la situazione non è mutata di una virgola: la strada, dove le macchine sfrecciano senza alcun controllo, si presenta infatti priva di illuminazione pubblica e attraversamenti pedonali. Elementi che aumentano oltre misura il grado di pericolosità del tratto che accoglie numerose attività. A rischio anche la fruibilità della pista ciclopedonale che, nonostante la distanza dalla sede stradale, proprio in mancanza di illuminazione ed elementi in grado di limitare la velocità dei mezzi in transito, rischia di tramutarsi in una trappola infernale.

«Torniamo a far sentire la nostra voce perché la situazione è diventata insostenibile», tuona Lorenzo Battistel, titolare della palestra Miros. Questa volta, rispetto a qualche mese fa, parla non più a livello personale, ma in rappresentanza delle aziende che operano nella zona, almeno una dozzina. «La strada continua a presentare un inquietante stato di abbandono, senza illuminazione nonostante a terra ci siano già i fori per issare i pali. Pochi giorni fa c’è stato un incidente alla rotatoria, c’è poi una signora che si è rotta un gomito cadendo al buio e anche una ragazza finita all’interno di uno dei buchi adibiti ad ospitare i pali della luce, sempre per colpa del buio. Non vogliamo fare denunce, non siamo qui a puntare il dito contro qualcuno per il gusto di farlo. C’è una oggettiva situazione di pericolo che merita di essere presa in considerazione dalle autorità di questa città che invece, finora, non ci hanno mai degnato di una risposta. Abbiamo messo tutti al corrente, ma nessuno si è mai recato sul posto per guardare con i propri occhi come stanno le cose. Per quanto riguarda la velocità dei mezzi in transito basterebbe mettere un dissuasore oppure, perché no, riproporre i controlli dei vigili, come avveniva qualche tempo fa. Siamo imprenditori che operano in questa zona e siamo tenuti a dare risposte e certezze anche ai nostri clienti, non solo a noi stessi. Torniamo a chiedere con forza che le istituzioni facciano la loro parte, facciano le istituzioni preoccupandosi dei loro cittadini».

Battistel segnala poi un aspetto parallelo della vicenda, ma non per questo meno importante: «Il buio inevitabilmente favorisce alcune attività malavitose. Per questo motivi sono aumentati ultimamente i furti nelle auto parcheggiate nella zona. Un altro aspetto sul quale non possiamo fare finta di nulla. Abbiamo avvisato anche le forze di polizia». —

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