«Troppo facile addebitare a noi il problema dei posti di lavoro»

CESIOMAGGIORE.
«Siamo consci che la decisione della magistratura di porre i sigilli al cantiere Ascon è una iniziativa seria e dalle conseguenze immediate tutt'altro che indolori, ma siamo consapevoli che se la magistratura è giunta a questa decisione evidentemente c'erano gli estremi per farlo». Il comitato dei residenti di Riva San Gabriele dice la sua alla luce delle ultime vicende del cantiere di Busche e rigetta ogni responsabilità: «Rivendichiamo ogni iniziativa che abbiamo intrapreso», si legge in un comunicato, «non abbiamo nulla da rimproverarci. Evidentemente non è così per tutti. Evidentemente qualcuno non ha operato nel modo migliore. Noi abbiamo coinvolto enti a tutti i livelli, amministratori d'ogni genere, gli uffici più disparati».  L'analisi prosegue: «Fin dall'inizio abbiamo sottolineato come secondo noi alcune cose non fossero chiare, abbiamo fatto domande a cui nessuno ha risposto, abbiamo chiesto i documenti concessici con fatica esprimendo giudizi e pareri a ragion veduta. Nessuno può dire io non sapevo e nessuno può essere sorpreso della decisione della magistratura. Troppo facile addebitare a noi, che abbiamo cercato di tutelare interessi comuni come il territorio, l'aria e salute pubblica il problema dei posti di lavoro a rischio. La responsabilità è da imputare a quegli amministratori che non hanno dato risposte adeguate a noi e nemmeno agli imprenditori che lì hanno investito».

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