«Troppo rumore» ordinanza contro tre locali del centro

Nel mirino ci sono Lucky corner, Cikketteria e Bandalarga Perplessità tra i gestori che pensano a una strategia unica

FELTRE. Molto rumore per nulla? Per i giovani e i baristi feltrini probabilmente no. Ma per i vicini di casa e l'amministrazione comunale a quanto pare sì, visto che sono state emanate tre ordinanze firmate dal sindaco Paolo Perenzin per ricordare ai gestori di Lucky Corner (Antonella Zuglian), Cikketteria (Stefano Rossi e Paolo Grando) e Bandalarga cafè (Federico Francescato) quali e quanto rigidi sono i paletti in materia di inquinamento acustico. La limitazione all'uso di sorgenti sonore protocollato dalla polizia locale il 13 gennaio rammenta ai tre gestori «di non utilizzare alcun impianto o apparecchiatura di diffusione sonora o televisiva, di non promuovere manifestazioni ed eventi con diffusione di musica o utilizzo di strumenti musicali o videogiochi in grado di generare emissioni sonore significative, capaci di perturbare ovvero di modificare il clima acustico normalmente presente all'esterno e negli ambienti abitativi circostanti».

Più che un divieto si tratta di un avvertimento che qualcuno ha definito «intimidatorio» e che non può che appesantire il clima di collaborazione tra gli esercenti e l'amministrazione. La lettera ricevuta il 17 gennaio ha lasciato perplessi i gestori, che nei prossimi giorni si incontreranno per accordarsi su una comune strategia da intraprendere per rivendicare la loro libertà a esercitare quello che di fatto è anche un servizio a favore della città. Nel caso del Lucky Corner l'ordinanza entra in vigore dalle 22 alle 6 del mattino, mentre per Cikketteria e Bandalarga vige per tutto il giorno, senza limitazioni di tempo. In tutti e tre i casi «sono pervenute numerose proteste da parte dei residenti delle vie limitrofe, in particolare per la musica ad alto volume e gli schiamazzi».

Nessuno nega di essere stato vittima di telefonate di lamentela nel corso del 2013, ma allo stesso modo nessuno pensava che il disturbo della quiete pubblica avesse superato il livello di sopportazione del vicinato. Il regolamento acustico comunale è stato revisionato nell'arco di un anno e mezzo e approvato dal consiglio comunale il 30 agosto dello scorso anno. All'interno state inserite diverse modifiche, come la zonizzazione acustica del comune, diviso in sei aree con relative limitazioni di immissione (che è il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente esterno).

La prima soglia, riferita al centro città, si ferma a 68 decibel, dalla seconda alla quinta si passa a 70 decibel, con la sesta si arriva a 75 (da considerare che il rumore emesso da una semplice conversazione si aggira in media attorno ai 60 decibel). Con l'articolo 11 diventa obbligatoria la stesura di una relazione previsionale di impatto acustico. Nel caso in cui si rischi il superamento dei limiti del piano di classificazione acustica comunale, la documentazione va fatta da un tecnico competente. L'articolo 18 fissa le definizioni e i limiti delle manifestazioni temporanee rumorose, che possono essere al massimo sette in un anno. L'articolo 19 determina le autorizzazioni e le deroghe, infine il 35 riguarda i piani di risanamento acustico.

Francesca Valente

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