Trovata in Albania la medaglia rubata a Oscar De Pellegrin
BELLUNO. Il dritto della medaglia: ritrovato l’oro di Londra 2012 rubato a Oscar De Pellegrin. Il ricordo più bello della finale di tiro con l’arco delle penultime Paralimpiadi estive è stato rinvenuto in Albania, dove era stato portato dai ladri che avevano colpito ai primi di dicembre, nella sua abitazione di Sopracroda. Quel gioiello di quattro etti e mezzo d’argento placcato oro sta per tornare a chi se l’era messo al collo meritatamente, dopo la freccia di spareggio con il malese Hasihin Sanawi.
Coordinate dalla procura della Repubblica bellunese, le indagini della polizia sono arrivate al risultato che il campione bellunese si era augurato fin da subito, grazie anche alla collaborazione dei colleghi balcanici. Non si conoscono ancora dettagli dell’operazione e se siano stati individuati gli autori del furto, ma quella che in un primo momento era soltanto un’indiscrezione ha trovato le conferme necessarie. I ladri avevano lasciato impronte sui quadri spostati alla ricerca di una cassaforte che non c’era e ritrovati ancora storti il mattino dopo. Su queste hanno lavorato per mesi gli investigatori fino ad arrivare alla soluzione del caso. Ora sono in corso le formalità burocratiche necessarie per riportare in Italia una medaglia dall’enorme valore affettivo.
I De Pellegrin abitano in una casa colonica a due piani, nella frazione cittadina sopra Cavarzano. I malviventi avevano colpito presumibilmente verso le 5 del mattino. Secondo la ricostruzione della questura, avevano forzato la porta d’ingresso ed erano entrati, approfittando anche del fatto che i padroni di casa stavano dormendo al piano di sopra. Avevano cominciato a cercare tutto quello che luccica e, alla fine, se ne erano andati con un bottino sui tremila euro: la medaglia individuale, la copia di quella a squadre, 600 euro in contanti, un orologio di una scuderia automobilistica (ne hanno lasciato un secondo di ben altro valore), la collanina del figlio Marcel, un cellulare coreano, uno americano e una penna di grande pregio.
Le pareti sono tappezzate di diplomi e altre medaglie meno importanti e tutto questo non è stato toccato, come pure un computer, un tablet e, all’esterno, la macchina di proprietà di De Pellegrin. Mentre è stata svuotata la borsa della moglie Edda. Al risveglio, dopo un paio di ore, era stato il figlio ad accorgersi che la porta d’ingresso era socchiusa ed è da questo che i De Pellegrin hanno capito di essere stati vittime di un furto. Grande tristezza e sconcerto quando hanno capito che, tra le altre cose, era sparita la medaglia più importante di una lunga e luminosa carriera sportiva. La polizia ha avviato le indagini, che nelle ultime ore sono approdata al risultato tanto atteso. Nelle prossime ore tutti i dettagli del ritrovamento.
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