Trovato il corpo di Mauro Deonsotto la valanga della Pala Alta
E' stato ritrovato dal Soccorso alpino il corpo senza vita di Mauro Deon, l'escursionista sepolto da una valanga sulla Pala Alta, gruppo della Schiara, il primo giorno di marzo. Si chiude così una vicenda dolorosa che per oltre un mese ha visto quasi quotidianamente squadre di soccorritori impegnate nella ricerca del giovane disperso.
E' stato ritrovato dal Soccorso alpino il corpo senza vita di Mauro Deon, l'escursionista sepolto da una valanga sulla Pala Alta, gruppo della Schiara, il primo giorno di marzo. Si chiude così una vicenda dolorosa che per oltre un mese ha visto quasi quotidianamente squadre di soccorritori impegnate nella ricerca del giovane disperso.
Mauro Deon, trentasettenne di Sedico, e Gabriele Mezzacasa, coetaneo di San Gregorio nelle Alpi, erano partiti all’alba del primo marzo per risalire la parete innevata della Pala Alta (1.993 metri di altitudine), rimanendo coinvolti da una slavina già nelle prime ore della mattinata. L’allarme, lanciato nel pomeriggio da alcuni amici preoccupati per il prolungato silenzio, aveva messo in moto il Soccorso alpino, con oltre trecento soccorritori provenienti dal Bellunese e dalla Trevigiana presenti in parete il giorno stesso e nei giorni successivi, con una decina di unità cinofile e personale delle diverse forze dell’ordine.
Il corpo di Gabriele era stato rinvenuto il giorno dopo, individuato dal fiuto dei cani, a circa 1.300 metri di quota. Il maltempo con ulteriori nevicate, il rischio di altri distacchi e l’imponente massa di neve ghiacciata hanno poi ostacolato le ricerche di Mauro nelle settimane successive, senza però impedire a gruppi di soccorritori di continuare a percorrere la valanga quasi ogni giorno. Il 20 marzo era stata rinvenuta la macchina fotografica di Gabriele con impresse due immagini scattate alle 9.11, una decina di minuti prima che i due amici fossero investiti dalla valanga, che permettevano di stabilire il punto del canale in cui si trovavano, tra la diretta e la normale alla cima attorno ai 1.700 metri di altezza.
Oggi, poco prima delle 9 un soccorritore ha individuato il corpo di Deon che affiorava nella neve, a 1650 metri di altitudine, sotto un salto di roccia, dove il caldo e gli smottamenti dei blocchi di neve avevano tolto un tappo di ghiaccio. Sono stati avvertiti i carabinieri e i famigliari, mentre il 118 inviava l’eliambulanza del Suem con a bordo il tecnico di elisoccorso e il personale medico. Altri due soccorritori della Stazione di Belluno sono poi stati elitrasportati per aiutare nelle operazioni. Ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma è stata ricomposta, imbarellata e recuperata utilizzando un gancio baricentrico di 25 metri. Trasportata a Pian dei Castaldi, è stata infine affidata al carro funebre.
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