Truffa alla San Carlo: scagionato del tutto il rappresentante

FELTRE. Vuoto probatorio. Non capita spesso che il giudice motivi la propria sentenza di assoluzione dal reato di truffa con il fatto che non ci sono assolutamente prove. «L’incolpazione rimane un’ipo...

FELTRE. Vuoto probatorio. Non capita spesso che il giudice motivi la propria sentenza di assoluzione dal reato di truffa con il fatto che non ci sono assolutamente prove. «L’incolpazione rimane un’ipotesi», ha aggiunto Antonella Coniglio al momento di scagionare completamente Abderrahim Oubaid. È il rappresentante di origine marocchina della San Carlo che lavorava nel Feltrino ed era stato accusato di fare la cresta su rimborsi e chilometri. Per questa causa non solo ci ha rimesso il posto di lavoro, ma è stato anche querelato dal gruppo alimentare milanese conosciutissimo, tra gli altri prodotti, per le patatine. Già il processo civile si era concluso con l’assoluzione pronunciata dal tribunale di Verona.

Nell’ultima udienza penale il pubblico ministero Rossi aveva chiuso la propria requisitoria con nove mesi di reclusione e 600 euro di multa, a quel punto l’avvocato scaligero Bonardi l’avrà anche presa abbastanza da lontano, cioè dai sei anni di lavoro per la San Carlo senza mai nemmeno un richiamo disciplinare, certo è arrivato esattamente dove voleva arrivare: all’assoluzione perché il fatto non sussiste. La camera di consiglio del giudice è durata abbastanza poco e la sentenza è stata effettivamente di assoluzione, proprio con quella formula.

Erano stati contestati 30 pernottamenti all’hotel Casagrande per 2.790 euro (93 euro a notte, al posto dei 50 che erano stati concordati); 327 chilometri percorsi, invece dei 213 reali, con un danno per l’azienda di 51 euro alla settimana e una fattura falsa a un cliente, nel caso specifico un bar di Villabruna. In tutto era stato quantificato un danno sui 4.500 euro all’azienda lombarda. Licenziato e con un gran bisogno di trovarsi un buon avvocato, sia sul versante civile che su quello penale.

I due processi paralleli sono arrivati in fondo con altrettante sentenze di assoluzione e adesso non è ancora dato sapere cosa succederà, dopo che di truffa non si può assolutamente parlare, in quanto l’hanno stabilito entrambi i tribunali interessati.

Gigi Sosso

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