Truffa dei telefoni, chiusa l'inchiesta della procura
Tredici gli indagati: tra questi l'imprenditore feltrino Domenico De Bacco
L’ingresso della società Dimmo finita nell’inchiesta
FELTRE.
Chiusa l'inchiesta per truffa dei contratti telefonici Telecom e Tim stipulati dalle ditte Dimmo srl, Elettronica Dolomiti srl e Dolomiti Service srl di Feltre, con intestatari, secondo l'accusa, clienti ignari o persone decedute. Tredici gli indagati, tra questi il titolare delle tre aziende, Domenico De Bacco (difeso dall'avvocato Luciano Perco). Un'indagine complessa, quella della procura di Belluno, di cui è ora titolare il pubblico ministero Simone Marcon. Secondo le indagini, ammonterebbero a diverse decine gli utenti che hanno sporto denuncia ai carabinieri di Feltre per essersi visti addebitare contratti mai firmati con quel gestore. Il sospetto degli inquirenti è che questo sistema sia stato messo in piedi per permettere agli agenti di raggiungere i budget previsti e ottenere in questo modo i premi di produzione. A dimostrare l'anomalia sarebbe, infatti, il continuo incremento del numero di contratti stipulati, in un mercato che invece avrebbe dovuto lentamente saturarsi. Sarebbe questa la conferma che gli intestatari fasulli sarebbero nell'ordine di centinaia. Pesantissimi i reati, inizialmente, ipotizzati dagli inquirenti: si va dall'associazione per delinquere alla truffa, dal falso alla sostituzione di persona fino all'illecito trattamento di dati personali. A produrre questi contratti sarebbero stati gli agenti di zona operanti per contro delle tre società sotto inchiesta. Per quel che riguarda il settore della telefonia fissa, i contratti apparivano a nome di utenti che non ne avrebbero mai fatto richiesta o che in taluni casi sarebbero deceduti in data antecedente alla sottoscrizione dei contratti stessi, per il passaggio, o rientro, da altri gestori a Telecom Italia. Per la telefonia mobile si ipotizzava l'attivazione di contratti su schede telefoniche a nome di utenti del tutto ignari, traendo in inganno sia le persone intestatarie delle utenze che i relativi gestori telefonici, i quali indotti in errore, avrebbero elargito ingenti somme sotto forma di premi di produzione per il raggiungimento di traguardi d'attivazione di utenze. D'altra parte la linea indiretta di vendita rappresenta la voce principale del fatturato Telecom Italia.
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