Truffarono l’assicurazione: due condanne
BELLUNO. L’incidente non c’era stato. La constatazione amichevole era inventata. La veneziana Manuela Serafin è stata condannata a un anno e sei mesi dal giudice Cittolin per danneggiamento fraudolento di beni assicurati. La conterranea Elena Hudorovich, invece, ha preso un anno per lo stesso delitto, ma solo tentato.
Le richieste della procura della Repubblica erano state invertite. Il pubblico ministero Faion chiedeva un anno per Serafin e un anno e mezzo per Hudorovich, in entrambe le circostanze con la concessione delle attenuanti generiche, vista la condotta processuale delle due imputate. Il difensore delle imputate Montoneri le avrebbe assolte, dopo aver contestato la bontà della perizia fatta eseguire dalla Valpiave assicurazioni. Al massimo, poteva starci il minimo della pena, con tutti i benefici di legge concedibili e la sospensione condizionale.
Serafin aveva depositato una richiesta di risarcimento danni il 28 dicembre di sei anni fa, in relazione a un autocarro e un’autovettura, ma un accertamento fatto dalla compagnia aveva stabilito che quanto descritto nella costatazione amichevole era incompatibile con quello che è stato rilevato sulla carrozzeria. La conclusione era che il sinistro stradale non c’era proprio stato e l’assicurata meritava un processo penale, in quanto aveva causato lei stessa i danni.
Nel caso di Hudorovich, invece, le è stato contestato solo il tentativo di truffare la stessa assicurazione. Medesima necessità di un processo in tribunale, ma inevitabilmente inferiore la condanna finale. (g.s.)
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