Truffavano anziani vendendo abiti scadenti: denunciati
BELLUNO
Truffavano gli anziani, vendendo loro abiti di qualità scadente spacciandoli per capi di alta moda. La Polizia ha denunciato un 26enne e un 51enne, padre e figlio, per truffa aggravata, sostituzione di persona e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
Il 30 luglio il ragazzo ha avvicinato un anziano vicino al parcheggio della ditta di cui l'uomo è legale rappresentante. Ha finto di essere il figlio di un ex dipendente dell'azienda, per conquistarsi la fiducia dell'84enne.
Gli ha proposto di comprare tre capi di abbigliamento, convincendolo che si trattava di abiti di alta moda venduti sottocosto per conto di una ditta estera. Il prezzo di favore sarebbe stato di 1500 euro. L'anziano non aveva con sé la cifra necessaria, ma il ventiseienne lo ha convinto a prelevarli al bancomat. Non appena li ha intascati, si è dileguato, salendo sull'auto di un complice.
Quando l'anziano si è reso conto di essere stato truffato, si è rivolto alla Questura dove ha sporto denuncia. Qui ha riconosciuto il ragazzo attraverso foto segnaletiche che gli sono state mostrate dagli agenti della Squadra Mobile. Si tratta di un noto pregiudicato napoletano, residente a Napoli.
Nei giorni successivi il ragazzo è stato sottoposto a un controllo dalla Squadra Volante all'uscita del'autostrada. Era in macchina insieme al padre e all'interno del veicolo gli agenti hanno trovato dodici capi di abbigliamento analoghi a quelli venduti qualche giorno prima all'anziano. Questi vestiti, hanno accertato gli agenti, venivano acquistati da un rivenditore di Afragola (Napoli) e all'interno venivano messe etichette riportanti il logo “Alta Moda”.
Grazie al riconoscimento fotografico fatto dall'anziano, alle immagini di videosorveglianza raccolte allo sportello bancomat e ai controlli della Volante, il ragazzo è stato denunciato per truffa aggravata, sostituzione di persona e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Per gli stessi reati è stato denunciato anche il padre, perché i due sono risultati essere sempre insieme in base ai controlli fatti su strada.
Rischiano fino a un anno di reclusione per la sostituzione di persona, da uno a sei anni per la truffa aggravata mentre la vendita di prodotti con segni mendaci prevede la reclusione fino a due anni e una multa fino a 20 mila euro. (a.f.)
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