Truppe alpine, addestramento estremo a Cortina. Al lavoro con temperature anche di -21

Gli oltre 200 militari in totale, selezionati tramite severi test, partecipano al progetto denominato “Mountain warfare”

CORTINA. L’area delle 5 Torri è stata scelta come scenario naturale per un addestramento organizzato dalle truppe alpine dell’Esercito italiano, tra l’altro impiegate in questi giorni anche nelle attività di supporto ai Mondiali di sci di Cortina.

Si tratta di un corso altamente professionale, volto ad incrementare le capacità di movimento in ambiente innevato. All’opera c’è una parte consistente dei 150 militari di stanza a Cortina, chiamata a cimentarsi in movimenti di avvicinamento scialpinistico alla più grande delle 5 Torri, oltre all’attrezzamento della stessa con il supporto di istruttori qualificati.
 

L’attività in 5 Torri sta interessando anche uomini e donne appartenenti al Settimo reggimento Alpini di Belluno e si completerà, una volta terminati i Mondiali di sci, con una ulteriore esercitazione denominata “Volpe bianca”, programmata tra l’8 ed il 12 marzo tra Sappada e Forni Avoltri.

Proprio in funzione di quanto avverrà sul territorio friulano, sempre in questi giorni si sta svolgendo un ulteriore corso di addestramento sul passo di Monte Croce Comelico alla presenza di 70 allievi e 18 istruttori.

Gli elementi scelti per il corso organizzato sul territorio di Comelico Superiore sono stati sottoposti ad una dura selezione fisica prima di ricevere il pass per salire in quota per le attività previste.
 

Sia l’addestramento in corso a Cortina e sia quello al passo di Monte Croce rientrano infatti nel progetto denominato “Mountain warfare” volto a formare personale militare altamente specializzato nell’operare in contesti difficili come quello montano.

L’addestramento prevede numerose prove estreme che, per quanto riguarda il passo di Monte Croce, si sono svolte in questi giorni con temperature che hanno toccato anche i –21 gradi.

Previste manovre in movimento e di mobilità in ambiente invernale ma anche lezioni di tiro e maneggio di armi in ambiente innevato, oltre a specifiche esercitazioni in notturna con l’ausilio di un elicottero e l’utilizzo di apparati tecnologici adatti al contesto.

Previste anche prove di tecniche di sopravvivenza in ambiente artico della durata di 48/72 ore, oltre all’effettuazione di attività tipiche della montagna come salti di roccia, arrampicate su pendii ghiacciati ed in corda doppia (oltre ai più tradizionali movimenti nei boschi).

Molti dei militari impegnati nelle attività di addestramento di Cortina e del Comelico hanno fatto parte di recente della missione italiana in Antartide, oltre all’aver aperto nuove vie tra le cime dolomitiche. —



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