Truppe alpine, il futuro è già iniziato
CORTINA. Cortina è stata ieri teatro dell'esercitazione alpinistica internazionale “5 Torri 2016”, organizzata dal Comando truppe alpine: hanno partecipato soldati provenienti da 15 nazioni. Un evento sempre molto atteso ed il cui interesse è accresciuto dal fascino del luogo in cui si svolge, oggi patrimonio Unesco e “museo a cielo aperto” della prima guerra mondiale, dove sono tuttora ben visibili e visitabili gli imponenti sistemi di trincee e di fortificazioni realizzate 100 anni fa.
Sul versante nord delle 5 Torri era infatti posizionato il comando dell’artiglieria italiana: da lì era in grado di controllare e battere con il fuoco dei cannoni le postazioni nemiche. Una giornata soleggiata ha fatto da sfondo alla manifestazione, cui hanno assistito un migliaio di persone, che sono potute salire gratuitamente in seggiovia nella zona delle Cinque Torri, antistante il rifugio Scoiattoli.
Due sono state le fasi dimostrative dell'Esercito: la prima era prettamente alpinistica, con dimostrazioni di arrampicata in parete e di soccorso sul versante sud delle Torri. La seconda, quella più attesa, era una dimostrazione tattico-operativa nell’ampio spiazzo antistante il rifugio Scoiattoli. Gli alpini hanno simulato un attacco volto alla difesa e alla neutralizzazione di un nemico, avvalendosi anche degli elicotteri dei reggimenti Aves “Altair” e “Antares”; con loro, i ranger delle forze per Operazioni speciali dell’Esercito e i cinofili del Centro militare veterinario di Grosseto.
Per assistere alla manifestazione è giunto in elicottero anche il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, che ha percorso a piedi il giro delle Torri per poter vedere di persona le esercitazioni in parete, e poi osservare dal campo la simulazione dell'attacco degli alpini nell'area sottostante il rifugio.
«Oltre a quelle italiane, sono giunte qui a Cortina anche forze rappresentative straniere, a testimonianza del ruolo unificatore delle montagne, dell’importanza dell'addestramento e del vivere insieme; le sfide di oggi, soprattutto quelle della sicurezza, si vincono infatti con uno spirito multinazionale e altruistico, che è proprio dei nostri alpini» ha dichiarato il generale Graziano, «il futuro è già oggi. Siamo operativi in moltissimi scenari, anche sul mare per il controllo dei migranti. Un impegno a tutto tondo che indica da un lato la volontà del Paese di partecipare ai sistemi di sicurezza internazionali, dall'altro la professionalità delle nostre forze armate. In tutto ciò», ha concluso, «il Settimo Alpini, parte integrante della Julia, è uno dei reggimenti di punta, e sarà coinvolto anche nelle prossime missioni».
Marina Menardi
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