Tubo rotto, 700 famiglie senz’acqua per tre ore

BELLUNO. Più di 700 famiglie senz’acqua per tre ore, e un intervento di emergenza per gli operai di Bim Gsp che si è protratto fino a tarda sera. È accaduto in via Feltre nel pomeriggio di martedì,...
Lavori in Via Feltre
Lavori in Via Feltre

BELLUNO. Più di 700 famiglie senz’acqua per tre ore, e un intervento di emergenza per gli operai di Bim Gsp che si è protratto fino a tarda sera.

È accaduto in via Feltre nel pomeriggio di martedì, quando alla società idrica bellunese è arrivata la segnalazione di una perdita d’acqua davanti al bar Mercato, al civico 86 di via Feltre. Dal mattino, un piccolo rigagnolo d’acqua aveva iniziato a bagnare la pista ciclabile. Subito sono partite le verifiche da parte del personale tecnico di Bim Gsp, con l’apposita strumentazione che ha permesso di individuare la localizzazione della rottura. L’intervento è iniziato alle 15.30: durante lo scavo gli operai si sono accorti che, in realtà, rispetto al punto segnalato dalla strumentazione, la falla di due centimetri si trovava ancora più in profondità e in una posizione difficile da raggiungere.

L’operazione si è così complicata e allungata, con gli operai costretti a ricorrere alle pompe di aspirazione per togliere l’acqua formatasi all’interno dello scavo, che impediva di vedere chiaramente dove si trovasse la rottura.

L’intervento è durato circa tre ore. Al termine, intorno alle 18.30, la società ha provveduto a sospendere l’erogazione dell’acqua per permettere ai tecnici di operare in sicurezza sulla condotta danneggiata.

Le oltre 700 utenze dell’intera via Feltre, dalla Panoramica fino fino a via San Gervasio, sono rimaste quindi a secco per circa tre ore, fino alle 21.30, quando i lavori sono finiti. Disagi si sono registrati anche alla piscina comunale, per quanto riguarda le docce e i bagni.

Per permettere un’operazione il più veloce possibile è stata inoltre istituita la circolazione a senso unico alternato con l’aiuto di un semaforo.

Visto il numero di utenti interessati dal problema e le temperature rigide, gli operai hanno lavorato alacremente fino a tarda sera, per poi riprendere nella giornata di ieri e ultimare la copertura dello scavo. (p.d.a.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi