Tuffi: Noemi Batki, un oro targato Belluno

Europei di Torino: il trionfo dalla piattaforma dell'atleta che ha vissuto a lungo in città. In finale anche Giorgia Barp
Uno dei tuffi di Noemi Batki
Uno dei tuffi di Noemi Batki
TORINO
. Storica Noemi. E' un oro magico, dalla doppia importanza, quello conquistato dalla piattaforma da una favolosa Noemi Batki agli Europei di tuffi di Torino. La piscina «Monumentale» incorona la fuoriclasse azzurra «Regina d'Europa» e la proietta già verso le Olimpiadi di Londra 2012.

Il trionfo della tuffatrice nativa di Budapest, ma cresciuta sin da piccola (aveva 5 anni) a Belluno e da qualche anno trasferitasi a Trieste solo perché esiste un centro federale, vale anche come pass olimpico. Noemi, oltre ad essere la prima tuffatrice ad avere il biglietto per i Giochi londinesi, è anche una delle prime italiane in assoluto.

La portacolori dell'Esercito, che per lunghi anni si è allenata a Lambioi, è stata artefice di una gara spettacolare. Nonostante qualche sbavatura di troppo, l'azzurra ha totalizzato un punteggio da record, 346,35. Già argento lo scorso agosto a Budapest, la Batki è la seconda italiana che è riuscita a vincere in Europa dai dieci metri. Nel 2004 a Madrid e nel 2008 ad Eindhoven ci era riuscita Tania Cagnotto.

La «cura» di un mese in Australia è servita all'atleta allenata dalla madre Ibolya Nagy che nel 1992 a gareggiato per i colori ungheresi ai Giochi di Barcellona.

La gara di Noemi, 23 anni con in bacheca l'oro dal trampolino da un metro alle Universiadi di Bangkok nel 2007 ed il bronzo europeo nel 2008 nel sincro dalla piattaforma (con la Cagnotto), non era iniziata affatto bene. Dopo le eliminatorie era solamente nona. In finale si è trasformata in «cavallo da battaglia». Al buono triplo salto mortale e mezzo carpiato portato col quale ha aperto il programma, l'azzurra è entrata scarsa sul doppio e mezzo indietro carpiato (suo tallone d'Achille). Poi, anche sfruttando qualche errore altrui, la grande rimonta. Perfetto l'avvitamento, da antologia il fantastico triplo e mezzo raggruppato (81,60 punti) che l'ha portata al comando della gara. Sul podio Noemi ha guardava dall'alto la russa Yulia Koltunova (327,30 e già dietro di lei a Budapest) e la sorprendete Maria Kurjo (318,45).

«Sono felicissima di questo risultato, non riesco ancora a crederci, sono pazza di gioia. E' stata una giornata molto difficile, la mattina l'emozione ha un po' avuto il sopravvento, forse il ricordo dei risultati negativi in questa piscina hanno influito - ha spiegato Noemi -. Dopo le eliminatorie ero piuttosto preoccupata nonostante in allenamento fossi molto costante; nella finale ho ritrovato il mio ritmo interiore, mi sono rilassata ed ho anche ricominciato a divertirmi. La mia non è stata una gara perfetta, però il doppio e mezzo indietro carpiato l'ho fatto meglio che a Budapest ed ho ottenuto il mio record di punti. Questa vittoria mi dà il pass per le Olimpiadi, quindi posso lavorare sui tuffi nuovi con maggior tranquillità».

La bellunese Giorgia Barp ha pagato l'inesperienza, ma il suo dodicesimo posto (e quindi finalista) è comunque un buon traguardo e punto di partenza per il futuro.

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