Tumori e problemi respiratori: sul lavoro ci si ammala sempre più

Nel 2015 sono arrivate 240 segnalazioni: un centinaio le malattie che sono state correlate alla professione
LAVORI EDILI, CANTIERE OPERAIO CON CASCHETTO
LAVORI EDILI, CANTIERE OPERAIO CON CASCHETTO

BELLUNO. Calano gli infortuni sul lavoro, ma aumentano le malattie professionali in provincia di Belluno. Lo dice il rapporto dell’attività 2015 degli Spisal dell’Usl 1 e dell’Usl 2. Per la prima volta, infatti, la relazione è unitaria: un elemento che va nella direzione della fusione delle Usl e dei servizi.

Malattie in aumento. L’anno scorso le sospette malattie professionali segnalate sono state 240, il 22% in più rispetto al 2014; 139 sono state oggetto di approfondimento e il 71 per cento è risultato avere origine lavorativa. «Il trend delle segnalazioni è in aumento negli ultimi due anni», dice la referente dello Spisal dell’Usl 1, Daniela Marcolina, «probabilmente a causa della crisi occupazionale, perché molte persone ricercano un eventuale indennizzo per i loro problemi di salute legati al lavoro». Anche nel 2015 le segnalazioni maggiori riguardano malattie osteoarticolari (178): «Ormai queste patologie rappresentano il vero problema emergente nel mondo del lavoro», dice Marcolina. «Si tratta di patologie muscolo-tendinee, tipiche delle lavorazioni dell’occhiale e della metalmeccanica o di quelle a livello del rachide per lavorazioni dell’edilizia o sanità».

Tumori. In aumento anche le segnalazioni di sospette malattie tumorali (nove) dovute alla professione svolta: sei i casi di mesotelioma probabilmente legati alla pregressa esposizione lavorativa all’amianto; un caso di un adenocarcinoma naso-sinusale in un operaio del settore legno; un melanoma per l’esposizione ai raggi del sole; un tumore allo stomaco in un operaio del metallurgico. Poi ci sono 11 broncopneumopleuropatie di cui otto legate all’esposizione all’amianto; un caso di silicosi in un operaio occupato nello scavo di gallerie all’estero; un caso di asma allergico in operaio del comparto chimico.

Stress da lavoro correlato. Comparsi anche i primi casi di stress lavoro-correlato. Otto i lavoratori che nel 2015 si sono presentanti allo sportello di assistenza e ascolto per il disagio psicosociale lavoro-correlato istituito dallo Spisal. Si tratta di persone che lavoravano in strutture socio-sanitarie, negozi , nella pubblica amministrazione o nel manifatturiero. Solo in un caso, però, il lavoratore è stato sottoposto a ulteriori valutazioni diagnostiche per ricercare il nesso causale tra ambiente di lavoro e malattia.

Amianto. Sono 148 le notifiche per interventi su materiali contenenti amianto. Tra queste troviamo il ponte Cadore.

I controlli sui cantieri. A livello provinciale sono state controllate 649 aziende: 411 del settore edile (con 259 cantieri ispezionati e 59 non a norma), 32 dell’agricoltura, 28 metalmeccaniche e autofficine, 21 del comparto chimico. Nel 18% delle ditte controllate sono state riscontrate delle violazioni alle norme sulla sicurezza sul lavoro, al 6% sono state fornite indicazioni migliorative, mentre il restante 76% non ha presentato evidenti condizioni di rischio. Diminuiti del 15% anche gli eventi gravi e invalidanti.

Nel 2015 sono stati denunciati 2.430 infortuni (calato anche il tasso di incidenza passato dal 34 del 2013 al 18 per mille addetti dell’anno scorso): 87 gravi, tre mortali.

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