Tumori, prevenzione e cura con la qualità Iso
FELTRE. Trecento persone per nove reparti del Santa Maria del Prato che collaborano per promuovere la prevenzione dei tumori, per sostenere la cura e la guarigione clinica, hanno meritato la certificazione di qualità Iso 9001:2008. La struttura di riferimento regionale di chirurgia oncologica gastrointestinale è stata dunque premiata, a tre anni dall'istituzione del dipartimento, dopo che si sono messi a punto venticinque percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, in sigla Pdta, che coinvolgono Gastroenterologia, Anatomia patologica, Oncologia, Chirurgia generale, rete Cure Palliative, Radiologia, Anestesia e Rianimazione, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria.
Il centro di Chirurgia oncologica gastrointestinale a valenza regionale ha l'obiettivo di garantire un'assistenza di alta qualità, integrata, costo-efficace e innovativa grazie alla stretta collaborazione con lo Iov (istituto oncologico veneto) e le cliniche universitarie. In base ai dati del Registro Tumori della Regione Veneto, risulta che il feltrino è una delle zone venete con più alta incidenza di tumori in generale e, per quel che riguarda l'apparato digerente, con incidenza particolarmente elevata per i tumori dell'esofago e dello stomaco. Negli ultimi anni si è osservato un aumento significativo (riportato anche nel registro tumori come dato di tendenza) degli epatocarcinomi (tumore del fegato) e del carcinoma del pancreas.
Nel corso del 2016 sono stati diagnosticati dodici nuovi casi di epatocarcinoma, trattati in base alla stadiazione clinica con l'intervento chirurgico. «Questa certificazione assicura la buona qualità dell'organizzazione del Santa Maria del Prato e del centro di riferimento regionale per la chirurgia oncologica gastroenetrologica in particolare», evidenzia il direttore generale Adriano Rasi Caldogno.
Il percorso di certificazione ha una lunga storia: già attivo nell'unità operativa di Gastroenterologia dal 2001, è stato successivamente consolidato con la certificazione del dipartimento oncologico (2011) e con la certificazione dei Pdta dei tumori dell'apparato digerente e della mammella, delle malattie infiammatorie intestinali, delle emorragie digestive e delle pancreatiti.
Nel corso nel 2016 e 2017, grazie anche al contributo dell'associazione Filo di Arianna, è stato possibile estendere il sistema di gestione di qualità dei percorsi diagnostico terapeutici ai tumori delle vie aero-digestive superiori, del naso e dei seni paranasali, del collo, della tiroide e delle ghiandole salivari maggiori e dell'apparato genitale femminile.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi