Turismo, «estate positiva nonostante poche risorse»

Pieve. L’assessore Tabacchi: «Natura e cultura i poli attrattivi del paese» Forgiarini: «Il Comune ha le mani legate per l’assenza della tassa di soggiorno»
Di Gianluca de Rosa

PIEVE DI CADORE. «L’estate turistica di Pieve è stata molto positiva se rapportata alle poche risorse disponibili per incentivarla». L’assessore al turismo Diego Tabacchi traccia un primo bilancio sulle presenze riscontrate sul territorio di Pieve durante la bella stagione. «Natura e cultura si sono confermati i poli d’attrazione principali per la nostra comunità. Possiamo fare di più e meglio, ma in questo momento, con le poche risorse a disposizione da destinare al settore, dobbiamo ritenerci più che soddisfatti». Risorse che per l’anno in corso ammontano a diecimila euro, «ma che nel 2012 quando sono arrivato», prosegue Tabacchi, «erano più del doppio».

L’analisi dell'assessore ruota attorno ai due filoni che storicamente fungono da traino per il turismo di Pieve: «Sul fronte naturalistico c'è da sottolineare la grande stagione vissuta dai nostri rifugi, Antelao e Tita Barba di Vedorcia su tutti. Un chiaro segnale che anche la sentieristica offerta dal territorio ha incontrato i favori di tanti appassionati di montagna che hanno scelto Pieve optando per quote altimetriche più basse perché meno impegnative e dalle condizioni metereologiche miti. Sotto questo punto di vista bisogna ringraziare il Cai e i tanti volontari delle frazioni che si adoperano durante l'anno per garantire sentieri perfetti e sicuri perché da questo punto di vista l'amministrazione comunale può fare ben poco».

Altro fattore di attrazione turistica per Pieve è senza dubbio l’ambito culturale: «Avere tre musei in un piccolo paese come Pieve non è cosa da tutti», conclude Tabacchi che nella disamina della stagione turistica passa la parola al responsabile del consorzio turistico Cadore Dolomiti, Massimiliano Forgiarini: «Sul fronte delle risorse economiche a disposizione, Pieve ha le mani legate anche per via della mancata introduzione della tassa di soggiorno, cosa che invece è in vigore a San Vito con risultati ben diversi. Questo limita parecchio le disponibilità dell’amministrazione comunale e di conseguenza la possibilità di ampliare il ventaglio di offerte da sottoporre al turista». Forgiarini prosegue l’analisi guardando oltre: «Mi rendo conto che non è facile programmare, proprio alla luce dell'incertezza sui fondi disponibili, ma allestire un calendario di eventi con largo anticipo sarebbe la cosa principale da fare per affrontare al meglio una stagione turistica. Questo purtroppo in questo momento non è possibile e sul fronte delle presenze il territorio ne risente». Altro tema oggetto di discussione è l’età media dei turisti presenti a Pieve: «In controtendenza rispetto al resto dei dati riscontrati in estate sul territorio dolomitico», prosegue Forgiarini, «l’età media rimane piuttosto elevata, segno che l’offerta ruota attorno a peculiarità più adatte ad un utente maturo. Ciò non toglie però che le intenzioni in ottica futura vertono attorno ad un ringiovanimento della piazza. Per fare questo abbiamo intenzione di creare un cartellone di eventi maggiormente adatto al turista moderno incentrato su concerti ed iniziative outdoor anche di carattere sportivo».

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