Turismo, nel 2016 oltre 50 mila visitatori a Belluno

BELLUNO. È un anno da ricordare per il comparto turistico cittadino che, per la prima volta nel passato recente, supera i 50 mila arrivi. Per la precisione sono 51.860 gli arrivi di turisti registrati dalla Regione Veneto nel 2016 in città. Un aumento esponenziale rispetto agli anni precedenti: basti ricordare che dieci anni fa, nel 2006, gli arrivi si erano fermati a quota 28.591: la crescita è stata dell’81% nel giro di 10 anni.
Più contenuto, ma comunque positivo, l’aumento delle presenze. Nel 2016 sono state 143.169, nel 2006 erano 116.562. L’andamento del dato è più altalenante rispetto a quello degli arrivi ma negli ultimi anni la crescita è stata costante con un’impennata dal 2014, quando le presenze erano 117 mila. Nel 2015 sono balzate a quasi 130 mila per arrivare al numero attuale, 143.169. Rispetto al 2006 la crescita è stata del 22%.
Analizzando il dato per provenienza dei turisti, la maggior parte dei turisti che si ferma è in città è di nazionalità italiana (oltre 106 mila presenze, pari al 74% del totale). I numeri degli stranieri sono comunque buoni: gli arrivi ammontano a quota 16.529, le presenze 36.712.
Per quanto riguarda le strutture, è testa a testa fra strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Il 47% delle presenze si concentra negli alberghi, il resto predilige altre soluzioni. Sono gli italiani i più propensi a provare strutture extra-alberghiere: il 61% delle presenze italiane fa questa scelta. Le presenze straniere puntano invece per la maggior parte sugli alberghi, con il 74% delle presenze concentrate in queste strutture.
Soddisfatto il sindaco di Belluno Jacopo Massaro. «Nel 2016 c’è stato un incredibile aumento» spiega, «soprattutto in agosto, quando molte strutture hanno registrato il tutto esaurito e molti turisti sono dovuti andare in Alpago. Per il terzo anno consecutivo il turismo a Belluno sale in modo consistente e, a differenza di altre località che salgono solo in una voce, noi siamo in crescita sia sugli arrivi che sulle presenze. Ci sono molti stranieri, e vorrei sottolineare che si tratta di turisti e non di lavoratori. Basta guardarsi in giro per vederli con guida e macchina fotografica». Per il sindaco però quello che manca sono strutture in grado di accogliere grandi gruppi. «L’urgenza è l’ostello» conclude, «stanno aprendo molti bed&breakfast ma abbiamo molte richieste legate alle gite scolastiche».
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