«Turismo, ultimo treno per Falcade»

Costa e Minella spronano gli operatori a lavorare uniti per non perdere le occasioni di Mondiali, Dmo e fondi aree interne 
Belluno, 3 dicembre 2009. conferenza stampa ad assindustria su di un progetto pilota per gli impianti di innevamento. renzo Minella Presidente di dolomiti turismo e dolomiti starsRenzo Minella presidente di Dolomiti turismo
Belluno, 3 dicembre 2009. conferenza stampa ad assindustria su di un progetto pilota per gli impianti di innevamento. renzo Minella Presidente di dolomiti turismo e dolomiti starsRenzo Minella presidente di Dolomiti turismo

FALCADE. «O lavoriamo tutti assieme per creare e vendere un prodotto unitario o non andiamo da nessuna parte: questa è l’ultima spiaggia, l’ultima chiamata».

Renzo Minella, responsabile marketing della Società impianti Falcade-Col Margherita, lo ha detto giovedì sera alla Casa della gioventù di Caviola, riassumendo di fatto il pensiero di quanti lo avevano preceduto. Il tema dell’incontro organizzato dal Comune era il futuro turistico della Valle del Biois.

«Questa serata – ha detto il sindaco Michele Costa – nasce dopo una serie di confronti con l’associazione albergatori, con la società Impianti e con la Pro loco e ha lo scopo di permettere di capire dove siamo, chi siamo e dove vogliamo andare. Non sto facendo filosofia e non ho intenzione di organizzare altri incontri simili a questo. Questa sera dobbiamo decidere qualcosa, trovare una strada che ci porti a un futuro più sicuro in vari ambiti, in primis quello turistico».

Per Costa il momento è propizio, anzi c’è un treno speciale che sta passando e sul quale è fondamentale salire. Ora o mai più. Il treno dei Mondiali di Cortina, dei 5 milioni stanziati per il marketing provinciale, della Dmo della quale Falcade è parte attiva, dei fondi per le aree interne che arriveranno in Agordino.

In Valle del Biois è poi attiva da un anno e mezzo l’associazione degli albergatori. «È nata non per colmare un vuoto – ha detto il presidente Marzio Milani – ma per compattarci e capire assieme quale strada intraprendere per arrivare allo sviluppo. Non è stato facile per noi assembrarci ed essere gruppo unito, ci è mancata la parte commerciale. L’obiettivo è riuscire a fare scelte non perché ce le impongono, ma perché ci crediamo, perché fa parte del nostro lavoro».

Al tessuto economico falcadino ha mosso delle critiche Mauro Vendruscolo, presidente della Società impianti. Al fine, ha detto, di provocare una reazione. «Sono anni che investiamo – ha detto – ma senza un territorio che partecipa la vedo difficile. Serve collaborazione, che altri ci credano. In 18 anni non è stato facile, abbiamo cercato la collaborazione del territorio e non sempre ci siamo riusciti. Il sistema turismo lo si fa tutti assieme e il prodotto turistico che dobbiamo creare deve essere unitario. Nelle valli intorno a noi stanno facendo passi da gigante e noi rischiamo di perdere il treno. A determinare il prodotto non sono solo i contributi, ma la volontà delle persone».

Quella della Pro loco di Caviola è stata assicurata dal presidente Patrizio De Ventura che ha invitato a crescere come territorio per dare maggiori servizi al turista. Alberto De Biasio, esperto di marketing, ha poi ricordato come la Valle del Biois abbia immense potenzialità e che, dal 2015 al 2017, seppur senza neve, presenze e arrivi siano aumentati. «Ci sono molti turisti stranieri – ha spiegato – che cercano cose da fare e vogliono sceglierle prima di venire qui. Dobbiamo dare loro un prodotto unitario visibile, ricercabile e acquistabile. Per competere dobbiamo presentare un progetto per il quale serve un sforzo collettivo».

Renzo Minella, infine, ha evidenziato i dati positivi specie del turismo invernale, ma ha invitato ad alzare l’asticella. «Se una valle che si gioca il terzo posto turistico nelle Dolomiti bellunesi – ha detto – non è capace di portare una parte delle risorse del piano marketing provinciale vuol dire che siamo incapaci. Senza prodotti, idee e organizzazione i soldi andranno altrove».

Per finire l’associazione albergatori è stata individuata come soggetto unificante. Ora sta al tessuto economico della valle crederci.

Gianni Santomaso

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Argomenti:falcadeturismo

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi