Tutti in coda, rientro dal ponte a passo lento
BELLUNO. Il grande rientro dal Ponte dell’Immacolata è iniziato ancora di prima mattina. E anche sulle piste di sci se ne sono accorti: molto meno frequentate ieri, rispetto ai giorni precedenti. Per timore di restare imbottigliati sulle principali direttrici del traffico bellunese, i vacanzieri si sono messi in viaggio ancora al mattino. E di conseguenza le code le hanno trovate lo stesso.
Da Cortina fino a Pian di Vedoia, dalla valle di Zoldo verso Longarone, dall’Alto Agordino verso Sedico, dal Primiero in direzione Feltre: molti impianti non sono ancora aperti e questo ha contenuto le presenze. Ma ci hanno pensato i mercatini di Natale, il lungo week end di Cortina, il viaggio verso i centri commerciali del fondovalle ad intasare le strade.
La mattinata, come detto, ha presentato i primi rallentamenti nella zona di san Vito (anche questo è un classico) o nei centri urbani della Valle del Boite. A metà pomeriggio lunghi incolonnamenti, con traffico a rilento se non fermo sulle principali strade bellunesi, a partire dall’Alemagna.
Alla polizia stradale sono cominciate ad arrivare le telefonate dei turisti che si volevano mettere in strada ed erano in cerca di informazioni sul traffico e sulle ore migliori per partire.
Alle 19.30 di ieri sera a partire dal ponte Cadore e fino all’imbocco dell’autostrada a Pian di Vedoia era solo un lungo serpentone di auto.
Situazione difficile, ma che ormai si presenta solo raramente, rispetto ad anni fa quando ogni fine settimana era un rosario di lamentele degli abitanti dei paesi attraversati dalle statali, quasi impossibilitati ad uscire di casa per immettersi nelle strade.
Ora il fenomeno è più raro, servirebbe una abbondante nevicata per togliere i turisti dai centri commerciali a favore delle piste di sci. Ed è quanto si augurano gli impiantisti che si stanno affidando alla neve artificiale e alla speranza di un calo delle temperature in quota per poter continuare a sparare.
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