Tutto il Nevegal in un clic: “troi” classici e storici in un programma online
BELLUNO. I “troi” raccontano una storia. Quella del Nevegal si può scoprire tutta con pochi clic. Grazie al progetto “Nevegal Loch”, messo a punto da Nevegallika grazie ai finanziamenti ricevuti dalla Regione (5 mila euro), dal Comune (1200 in due annualità) e da alcune aziende private, oggi tutti i sentieri e i punti di interesse storico e paesaggistico del Colle sono mappati e georeferenziati. . Il progetto si è sviluppato in due fasi. Prima sono stati individuati e mappati, con sistema gps, tutti i sentieri (i troi) percorribili dagli escursionisti o dagli scialpinisti. Poi, grazie al programma 3D Rte, è stato costruito quello che in gergo tecnico si chiama “scenario”: un’immagine di tutto il comprensorio, dal Visentin al Pascolet e giù fino al piazzale e Pian Longhi, con l’indicazione di tutti i percorsi, ma anche delle malghe, le valli, le spelonche, le sorgenti, i colli, le vecchie casere, i rifugi, perfino gli alberi secolari. Tutto sarà consultabile dal computer di casa, perché il programma “gira” solo su dispositivi fissi. Va installato seguendo la procedura descritta nel sito traildelnevegal.it.
“Nevegal loch”, oltre che utile per gli escursionisti che vogliono pianificare un’uscita diversa da quelle fatte di solito (per ogni percorso sono indicati altimetria, dislivello, difficoltà, pendenze minime e massime, ecc), sarà uno strumento interessante anche per gli enti pubblici: «Avere un data base di questo tipo consentirà di programmare una manutenzione puntuale e accurata del territorio», ha evidenziato l’assessore Marco Bogo alla presentazione del progetto. «Aiuterà ad ottimizzare le risorse e il lavoro».
Le mappe, poi, sono arricchite da immagini storiche e grazie ad un lavoro di ricerca basato sull’analisi di numerosi documenti e sulle testimonianze di chi conosce a fondo il Nevegal, sono stati recuperati i vecchi toponimi. «La ricostruzione storica è molto importante, permette di preservare l’identità della comunità e del territorio», ha evidenziato il sindaco, Jacopo Massaro.
Ma com’è nato Nevegal Loch? «Dal nostro amore per il Nevegal», racconta Gianpaolo Garaboni, anima, insieme al padre Paolo, di Nevegallika. «Abbiamo iniziato la mappatura quando abbiamo pensato di organizzare il trail del Nevegal, manifestazione sportiva che si sviluppa proprio su alcuni sentieri del Colle. Da qui, grazie all’esperienza di Ivan Ducapa, abbiamo creato uno “scenario” definendo una versione 3D del Nevegal. Il territorio è stato digitalizzato e tutte le mappe e le foto saranno consultabili in modo gratuito».
Il programma non funziona sul telefonino, ma le tracce sono scaricabili, prima su pc, e poi consultabili su smartphone o orologio, in formato gpx. Si può così sostituire la classica cartina, visto che tabellare i sentieri sul Colle rimane uno scoglio ancora da superare. Il programma consente però un ottimo livello di dettaglio, tanto che si riescono a distinguere perfettamente gli edifici e le tracce segnate. E non mancano le curiosità: per esempio il “mur”, il vecchio confine che un tempo divideva le proprietà demaniali da quelle private. Ne restano tracce fisiche nei boschi, sulla mappa lo si vede in tutta la sua interezza (circa 9 km). —
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