Ubriaco in auto: dipingerà il municipio

L'imbianchino feltrino è ormai giunto al sesto procedimento: la pena convertita in 214 ore di lavori socialmente utili. In tribunale 33 processi per guida in stato di ebbrezza

BELLUNO. Ubriaco al volante, pericolo penale. Trentatrè udienze filtro per guida in stato di ebbrezza, nella giornata di riapertura del tribunale dopo le vacanze. L’articolo più ripetuto dal giudice Antonella Coniglio e dal pubblico ministero Gianluca Tricoli è stato il 186 del Codice della strada, le parole più sentite arresto e ammenda. Ma anche lavori socialmente utili per chi ha bevuto qualche ombra di troppo, ma almeno non ha provocato incidenti.

L’etilometro dà lavoro a forze di polizia, magistrati e avvocati, ma anche manodopera gratis ai Comuni e ad altri enti locali. Capita di dover soffiare in quello che al debutto si chiamava palloncino, ma c’è anche chi è abbonato agli scontrini e spesso risulta positivo.

Un 32enne feltrino, che per anni ha vissuto ad Alano di Piave, ma da qualche tempo risiede a Pederobba, è arrivato al sesto processo. Tra il 2004 e il 2009, è stato contravvenzionato quattro volte, la quinta risale al 2009 e l’ultimo alcoltest risale al 26 gennaio dell’anno scorso. Nelle prime quattro occasioni, se l’era cavata, pagando ammende per un totale sui 2.000 euro. Circa 500 per volta. Un automobilista potrebbe anche accontentarsi così. Invece l’uomo si è fatto beccare anche per la quinta volta: questa volta ecco una condanna a quattro mesi di arresto e 1.000 euro di ammenda, senza condizionale. Infine, si è affidato all’avvocato Roberta Resenterra, che l’ha difeso ieri mattina nel sesto processo nato da una soffiata da 1,5 milligrammi per litro di sangue. Chiesti e avuti i lavori di pubblica utilità: 214 ore complessive. L’accordo è stato firmato con il Comune di Pederobba: siccome nella vita, fa l’imbianchino, investirà tutto questo tempo nella tinteggiatura del municipio del paese della Marca trevigiana. Contento lui, che potrà pagare il proprio conto con la giustizia, continuando a fare il proprio mestiere, per non parlare del primo cittadino Marco Turato, che avrà un lavoro fatto bene, tra l’altro a costo zero.

Tra gli altri casi, quello di due marocchini, che dovrebbero essere fratelli. Hanno lo stesso cognome e un anno di differenza e devono rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale. Il fatto è che uno risulta irreperibile, mentre per l’altro c’è un domicilio conosciuto. L’uomo ha scelto, insieme al suo avvocato Jenny Fioraso, di farsi giudicare con il rito abbreviato, spuntando così uno sconto di un terzo della pena prevista. Molti i processi, parecchi i patteggiamenti, diverse le patenti sospese o revocate, ma almeno ieri non si sono registrati tassi alcolemici esagerati: due e spiccioli al massimo. Rimangono 31 procedimenti penali in una sola giornata.

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