Ubriaco in bicicletta: pontalpino investito contesta l’etilometro

Procedeva a zig zag sull’Alemagna e finì sotto una macchina Lo strano risultato lascia aperto l’esito del processo penale 
PONTE NELLE ALPI. Ubriaco in bicicletta. Zigzagava dalle parti di Pian di Vedoia e, a forza di sbandare, è stato investito da un automobilista di passaggio, sulla statale 51 di Alemagna. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri per i rilievi di legge utili a stabilire le responsabilità dell’incidente, questi non potevano non avvertire il caratteristico alito vinoso e hanno deciso di provvedere all’esame dell’alcoltest.


L’esito del palloncino è stato indiscutibile: W.B. ha soffiato 1.58, una soglia che è parecchio oltre quella dell’illecito penale. Nessun dubbio da parte dei militari sul fatto che il ciclista avesse bevuto e il suo stato fosse la causa del sinistro, per fortuna senza gravi conseguenze. Non c’è stato bisogno di ricovero all’ospedale, in quel caso si sarebbe provveduto al prelievo del sangue.


Il pontalpino è finito a processo per guida in stato di ebbrezza e, nell’udienza di ieri mattina davanti al giudice Feletto (pubblico ministero Tricoli), è stato ascoltato il carabiniere che ha scritto il verbale. Niente che già non si potesse immaginare, il fatto è che al difensore dell’imputato alcuni aspetti di quell’episodio dell’agosto di due anni fa, non tornano. Innanzitutto, il fatto che il secondo esame, fatto a distanza di 22 minuti dal primo, abbia dato esattamente lo stesso tasso: 1,58. Difficilmente i grammi di alcol per litro di sangue sono gli stessi. Ecco perché il legale ha chiesto l’acquisizione dei libretti metrologici dell’etilometro: si tratta della carta d’identità dell’apparecchiatura, il documento nel quale sono contenute le date delle revisioni obbligatorie.


Deve avere il sospetto che una di queste non sia stata fatta regolarmente, una dimenticanza che metterebbe in forte dubbio la validità dell’esame. In più, sarà ascoltata la donna che quel giorno era alla guida dell’auto che ha investito W.B. e alla quale non è stata attribuita alcuna responsabilità. La sua testimonianza sarà molto utile a ricostruire non solo le fasi del sinistro, ma anche quelle immediatamente successive, fino all’arrivo dei militari e all’esame. Il giudice ha rinviato a gennaio per il completamento della fase istruttoria del processo, la discussione e la sentenza.


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