Ubriaco sull’autobus prende a pugni l’autista

Si addormenta sull’autobus dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. L’autista lo porta in ospedale, preoccupato perché non era riuscito a svegliarlo, e lui lo aggredisce dandogli un pugno. Un ventisettenne di Belluno, S.D.F le sue iniziali, è stato denunciato per minaccia ad incaricato di pubblico servizio dai carabinieri del nucleo Radiomobile di Belluno, cui l’autista si è rivolto dopo l’aggressione.
L’episodio risale a venerdì pomeriggio. Il giovane sale sulla linea Rossa di Dolomitibus. Al capolinea, a Mier, l’autista lo trova addormentato sul sedile. Tenta di svegliarlo, ma invano. A quel punto telefona alla società, chiedendo come comportarsi, anche perché il passeggero appariva alterato dall’alcol, e da Dolomitibus gli suggeriscono di contattare il 118.
Secondo quanto riferito dall’autista alla società, dal centralino gli viene detto di portare la persona in ospedale: la linea Rossa, infatti, è proprio quella che transita per il San Martino.
L’autista si rimette in marcia, arriva in ospedale e qui viene raggiunto dai medici. A quel punto il ragazzo si sveglia, vede i sanitari davanti e perde il controllo: inveisce, insulta l’autista, arriva a sferrargli un pugno che lo colpisce in pieno volto. I medici lo prendono in consegna quando l’aggressione si è ormai consumata.
L’autista intanto riprende il suo servizio, per finire il turno. Ieri mattina è andato in ospedale, perché il pugno ricevuto meritava un accertamento. I medici gli danno cinque giorni di prognosi. A quel punto l’autista va dai carabinieri e sporge denuncia.
Fortunatamente venerdì sull’autobus non c’erano altri passeggeri. Il ventisettenne se l’è presa con l’autista, che lo aveva perfino portato all’ospedale.
«Si tratta di un fatto grave, per fortuna sporadico ma da non sottovalutare», commenta Fabio Mosca, delle rsu Faisa Cisal di Dolomitibus, il quale chiede di fare qualcosa per evitare che un simile episodio possa ripetersi. «L’applicazione delle telecamere di sicurezza a bordo dei mezzi va in questa direzione ma non basta», dice infatti. «Servono maggiori controlli nei mezzi, da parte delle forze di polizia sia in borghese che in divisa, così da servire da deterrente, e servono anche maggiori investimenti proprio su questo argomento. In settimana a Roma ci sono stati altri tre episodi analoghi di aggressione a conducenti e questo fenomeno è in preoccupante aumento».
«Per fortuna il collega ha riportato solo una lieve contusione e qualche giorno di prognosi», conclude Mosca, stigmatizzando l’accaduto e invocando misure che permettano di evitare nuovi casi del genere. —
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