Uccide e cerca di nascondere un capriolo
FONZASO. Non sapeva che lo stavano tenendo d'occhio attentamente col binocolo mentre con destrezza e velocità metteva il corpo del capriolo femmina appena ucciso con un colpo di carabina in un sacco nero di nylon, provando a eluderne l'abbattimento. L'atteggiamento sospetto del cacciatore ha fatto scattare il blitz degli uomini del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia provinciale appostati lì vicino, che hanno sorpreso l'uomo, un cacciatore fonzasino, multandolo per non aver eseguito le prescritte annotazioni sul tesserino regionale e dando comunicazione alla Provincia per la determinazione delle sanzioni accessorie di sospensione della licenza di caccia.
Un'efficace operazione antibracconaggio conclusa brillantemente nei boschi di Arten, scaturita in seguito a numerose segnalazioni di abbattimenti abusivi di capi di animali e proseguita sul campo con una serie di appostamenti diurni e notturni mirati all'attività contro la caccia fuori legge da parte di una pattuglia congiunta. La collaborazione tra Forestale e Polizia provinciale ha portato i suoi frutti grazie all'azione di coordinamento scattata prontamente tra i due Corpi. L'operazione svolta nella riserva alpina di caccia di Fonzaso ha permesso di osservare e monitorare i movimenti del cacciatore mentre si avvicinava alla preda effettuando puntuali avvistamenti con l'utilizzo del binocolo.
Dopo aver udito un colpo ravvicinato di arma da fuoco (una carabina), il personale ha proceduto alla perlustrazione accurata e alla perimetrazione dell'intera area, inchiodando l'uomo che una volta abbandonato il sacco nero di nylon contente il malcapitato ungulato appena ucciso, si è mosso velocemente verso la propria macchina per rassicurarsi che non ci fosse nessuno oltre a lui in zona. Appostati nelle vicinanze, gli agenti della polizia provinciale e del Corpo Forestale dello Stato sono rimasti immobili in un punto strategico osservandone accuratamente i movimenti con i binocoli.
E una volta capito che non manifestava un chiaro intento di trasparenza, sono usciti allo scoperto e si sono mossi concretizzando l'operazione. Il cacciatore è stato identificato e riscontrato in possesso di regolare licenza, ma dai controlli dei documenti è emersa l'omessa annotazione dell'abbattimento del capo sul tesserino regionale, avvalorando così le ipotesi investigative. Da qui la sanzione amministrativa e la comunicazione alla Provincia per la sospensione della licenza stessa.
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