Uffici postali riaperti «È la vittoria di tutta la montagna»

Oggi torna in funzione anche lo sportello di Zoldo Alto Dalle Feste: «La sentenza del Tar strategica per il territorio»
Di Francesco Dal Mas

BELLUNO. Per quanto riguarda i servizi essenziali sulle terre alte, «nulla sarà come prima». A partire dagli uffici postali. Che nei quattro Comuni dov'erano stati sospesi o addirittura chiusi, riaprono in questi giorni, se non l'hanno già fatto.

È soddisfatto Giocondo Dalle Feste, sindaco di Gosaldo. E come lui lo sono i colleghi di Colle Santa Lucia, Paolo Frena, Marco Staunovo Polacco di Comelico Superiore e Camillo De Pellegrin, di Val di Zoldo, con l'ex sindaco di Zoldo Aldo, Roberto Molin Pradel, che della riapertura dell'ufficio postale di Fusine aveva fatto uno dei suoi cavalli di battaglia.

«Con la sentenza del Tar del Lazio», spiega Dalle Feste, «vengono riaperti gli uffici postali, ma qualunque altro ente dovesse chiudere la propria rappresentanza, dovrà stare bene attento. Direi che è una vittoria dela gente di montagna, visto che l'avvocato Enrico Gaz ha ottenuto una sentenza strategica per tutto il territorio: dice che il profilo delle distanze chilometriche va valutato con estrema attenzione, rifuggendo da qualunque automatismo. In poche parole, a contare è l'“accessibilità al servizio”, che non può prescindere dall'effettiva percorribilità delle strade di accesso all'ufficio postale in termini di reale fruibilità dei cittadini».

A Gosaldo il servizio postale è di nuovo attivo, dal 20 ottobre. Ai cittadini delle frazioni più lontane vengono risparmiati fino a 15 chilometri di viaggio e una mattinata intera se dovevano muoversi con il trasporto pubblico. «L'avvocato Gaz ci ha detto che d'ora in avanti andrà escluso che la “mera misurazione chilometrica” possa comportare la chiusura di un ufficio postale, visto che si dovrà tener conto anche della “concreta idoneità” dello sportello che rimarrà ad assicurare il servizio al territorio che viene sguarnito di un proprio ufficio. Valgono, quindi, i connotati dell'universalità, vale a dire dell'accessibilità a chiunque a condizioni economiche eque e ragionevoli».

Dall'altra parte della Provincia, a Comelico Superiore, lo sportello di Candide è stato riaperto immediatamente dopo la pronuncia del Tar, seppur a giorni alterni. «È sufficiente», riconosce il sindaco Marco Staunovo Polacco, «non essendo distanti gli uffici di Dosoledo e Padola. Ci auguriamo soltanto che le Poste rinuncino al ricorso».

La vittoria, infatti, non è definitiva. Molin Pradel, nello Zoldano, assicura che «d'ora in avanti la mia gente si sentirà meno sola, meno abbandonata». Riapre, dunque, oggi lo sportello di Fusine e per gli anziani - ma non solo per loro - si ripresenta una grande opportunità di servizio: «Era uno dei pochi punti di riferimento rimasti sul territorio. Un ufficio indispensabile anche per il turismo, che in questi anni registra una progressiva crescita».

A Gosaldo, Colle, Val di Zoldo e Comelico Superiore le aperture degli uffici postali riprendono con gli orari che avevano in precedenza. Secondo il Tar Lazio per la razionalizzazione delle Poste occorreva non un piano fatto sulla carta, righello alla mano, ma una istruttoria mirata e documentata a tutela della universalità del servizio pubblico, tenendo conto delle specificità della situazione locale. E l'avvocato Gaz è pronto a ridar battaglia, se risulterà necessario.

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