Ufficio scolastico, tra febbraio e marzo rinforzi in arrivo
BELLUNO. «Se febbraio sarà un mese tranquillo, come quello che stiamo vivendo ora, potremmo pensare di ampliare di mezza giornata il ricevimento degli utenti». Lo annuncia la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Michela Possamai che sta cercando di ottenere personale per far funzionare gli uffici anche in vista delle future scadenze per la formazione degli organici della scuola.
La carenza di personale, che si protrae da diversi mesi e che ha visto ridurre il ricevimento agli utenti, da giugno scorso fino a gennaio 2017 a quattro ore a settimana, ha messo in allerta anche il prefetto di Belluno che ha annunciato la propria mobilitazione presso il governo per trovare una soluzione. Si spera nella possibilità che da qualche altro ente, come Corpo Forestale o Provincia, arrivi qualche lavoratore.
«C’era qualcuno, in effetti, che aveva espresso l’intenzione di venire a svolgere la propria attività qui. So che due del Corpo forestale hanno scelto di andare a Padova e Verona. Noi comunque stiamo preparando la nostra relazione da mandare al nuovo ministro. Quindi contiamo tra febbraio e marzo che qualcuno possa venire a darci una mano».
Anche perché ci sarà molto da lavorare quest’anno. Soprattutto da giugno, quando si darà fondo a tutte le richieste di mobilità, quella mobilità che è stata concessa dall’attuale ministro all’Istruzione Fedeli, anche per coloro che sono di nuova nomina, secondo la legge 107/2015, e che dovevano rimanere nei loro posti per almeno tre anni.
«Sarà il caos», anticipa Possamai, «saranno tantissimi quelli che chiederanno di tornare a casa, e si tratta per lo più di docenti che vengono dal sud Italia».
Ma la questione è che i posti al Sud sono pochi visto il calo degli studenti, mentre al Nord succede il contrario: c’è richiesta di insegnanti, con l’aumento degli alunni, ma le graduatorie sono esaurite. Quindi alla fine molti di quelli che chiederanno la mobilità forse non la riceveranno.
A farne le spese, in tutto questo giro di cattedre, saranno ancora una volta gli studenti a cui non sarà garantito quello che viene definito il diritto alla continuità di insegnamento. Una prova di ciò si è già visto quest’anno dove almeno un paio di insegnanti per ogni materia ha girato nelle scuole e soprattutto nel sostegno.
Intanto, si avvicina anche la data delle giornate dello sport. Per quelle scuole che si sono trovate in difficoltà, che non sapevano dove rivolgersi visto che ormai la maggior parte degli istituti aveva prenotato gli impianti sportivi più grandi, l’Ufficio scolastico ha elaborato delle alternative divise tra scuole primarie e secondarie e nelle varie giornate dal 2 al 4 marzo. L’adesione dovrà arrivare entro il 21 gennaio. Si va dalle passeggiate ludico-motorie a Belluno e Feltre ad incontri con atleti paralimpici al palasport De Mas.
Paola Dall’Anese
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