Ufo, incontri ravvicinati del terzo tipo tra bellunesi e alieni

Lo riportano i dossier dell’Aeronautica militare declassificati e ora pubblicati in un libro. Un contatto con bellunesi a Caneva, avvistamenti a Feltre

BELLUNO. Alto e con gli occhi azzurri. Ma non è un principe. Sarebbe un alieno. Il condizionale è d’obbligo in questi casi: la testimonianza arrivata da alcuni abitanti di Alpago è l’unico esempio in Italia dell’avvistamento di un alieno in carne ed ossa.

Il resoconto è riportato in un rapporto dei carabinieri della compagnia di Sacile (Pordenone) confluito nei faldoni dell’Aeronautica militare. Negli ultimi quattro anni sono 56 gli avvistamenti di «Oggetti volanti non identificati» in tutta Italia riportati nel libro «Ufo i dossier italiani» (edizioni Mursia) dei giornalisti Vincenzo Sinapi e Lao Petrilli.

L’incontro ravvicinato “del terzo tipo” da parte degli abitanti bellunesi risale al 7 aprile 2012, intorno alle 23. Ai carabinieri alcune persone «non identificate, abitanti ad Alpago (Belluno)» riferiscono un avvistamento «in località Gaiardin di Caneva, pressi installazione militare denominata Sito G in disuso». «Nel mentre percorrevano la S.P. 61, direzione Marcia Caneva-Cansiglio» si legge nel rapporto, «improvvisamente notavano ferma in mezzo alla carreggiata una figura, verosimilmente un alieno alto circa 3 metri, gambe nodose, braccia lunghe, testa non proprio rotonda e due occhi azzurri acceso».

Ma il Bellunese non è certo nuovo a “visite” extraterrestri. Sempre secondo i faldoni, ora declassificati, custoditi nel Reparto generale sicurezza dell’Arma azzurra, l’11 settembre 2010 a Feltre viene avvistato un oggetto quadrato con figura centrale stellata che si muove in direzione orizzontale da ovest verso est.

Tecnicamente si chiama “Oggetto volante non identificato”. Negli archivi riservati dell’Aeronautica finiscono solo gli avvistamenti di testimoni che hanno denunciato il fatto ai carabinieri e accettato di compilare un modulo molto circostanziato: se l’oggetto misterioso, al termine di tutte le verifiche, non risulta essere un pallone sonda o un aereo tracciato dai radar o, comunque, collegabile ad un fenomeno noto, viene classificato come Ovni, Oggetto volante non identificato. Classificazione che, naturalmente, non va scambiata per una patente di attendibilità: «significa solo - precisano i militari - che non è stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale di quel fatto».

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