Umidità alta ma alcoltest valido
Condannato un automobilista per stato di ebbrezza: ad aprile assoluzione con lo stesso etilometro
- Un controllo alcolemico della polstrada
SEDICO. Stesso etilometro, sentenze diverse. Ad aprile, M.S. era stato assolto dal reato di guida in stato di ebbrezza, perché il fatto non sussiste; ieri M.R. è stato condannato a due mesi di arresto, 1.500 euro di ammenda e sei mesi di sospensione della patente. A suo tempo, la difesa Moretti (in aula Garlet) aveva puntato sull’apparecchiatura vecchia e soprattutto non regolarmente sottoposta alle revisioni annuali; stavolta non è bastato metterla sul piano dell’umidità relativa superiore al 95 per cento, con la quale l’alcoltest non dà risultati attendibili.
L’automobilista era stato fermato dalla polizia stradale per un controllo casuale il 12 ottobre di due anni fa e, di fronte all’alito vinoso, gli agenti avevano deciso di farlo soffiare: 0,96 grammi per litro il primo valore e 1,03 il secondo. Superata la soglia di 0,80 e conseguente processo in tribunale. Le modalità con cui era avvenuto il controllo sono state spiegate in aula dal poliziotto, che ha aggiunto come l’apparecchio fosse stato puntualmente revisionato.
Il consulente della difesa Zancaner ha cercato di demolire l’accusa, sottolineando quanto l’umidità relativa di quel giorno, a Sedico, possa aver influenzato il funzionamento dell’etilometro, tanto più che il controllo è avvenuto, come sempre, accanto al bagagliaio posteriore dell’auto di servizio, naturalmente con il portellone alzato.
Il pm Tricoli non ha voluto sentire ragioni sull’articolo 186 del Codice della Strada, chiedendo un mese di arresto, 800 euro di multa e sei mesi di sospensione. Nella sua arringa, Moretti ha ricordato il precedente con lo stesso dispositivo, aggiungendo che in questo caso non era in grado di dare un responso credibile. Oltre tutto, è strano che sia bastato l’alito vinoso, per procedere al controllo. Conseguente la richiesta di assoluzione. Il giudice Coniglio, invece, ha condannato.
Gigi Sosso
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video