Un abbraccio dopo un mese simbolo di speranza alla “Sterni”

Case di riposo, positivi in calo ad Auronzo ma la Gaggia Lante di Belluno registra il primo decesso 

BELLUNO

Dopo il risultato incoraggiante dello screening di domenica tra i residenti dai 41 ai 65 anni, anche dalla casa di riposo “Beata Gaetana Sterni” di Auronzo arriva un buon segnale nella direzione della conclusione del focolaio di Covid in paese.

La casa di riposo, attraverso la propria pagina Facebook, ieri ha voluto infatti lanciare un messaggio di amore e di speranza: «Vogliamo pubblicare questa foto (con il loro consenso) di Angelo e Valeria che dopo un mese di distanza si sono finalmente ritrovati. Loro sono diventati il nostro simbolo di speranza per ricominciare dopo questo terribile momento».

Il gesto di affetto accompagna notizie incoraggianti: «Noi del personale», hanno spiegato dalla casa di riposo Sterni, «siamo in gran parte rientrarti e la situazione si sta normalizzando».

Non solo: «I nostri ospiti si stanno negativizzando, pian piano stanno tornando a socializzare insieme e questo ci dà estrema gioia».

Più preoccupanti invece i dati di Longarone. Lunedì sera in consiglio comunale il sindaco Roberto Padrin, nel ringraziare tutti i consiglieri che si sono prestati alla campagna di sensibilizzazione contro il virus, ha riferito gli ultimi dati. «Attualmente sono positive circa 80 persone», ha spiegato, «di cui circa 30 in isolamento e in qualche caso purtroppo con dei ricoveri. Ci sono delle classi in isolamento sia alle scuole medie che alle elementari e purtroppo ci sono le prime segnalazioni nella nostra casa di riposo. Finora sono un paio i contagi certi con l’attivazione immediata di tamponi che saranno eseguiti quotidianamente ad operatori e ospiti».

«La situazione è quindi molto più difficoltosa di quella che avevamo a marzo», ha continuato Padrin, «quando i contagi sul nostro territorio si contavano sulle dita di una mano».

Ci sono poi le prime stime delle spese extra affrontate dal Comune: circa 300 mila euro per sanificazioni, manutenzioni scuole, aiuti alle famiglie, ad alcune imprese come alla piscina e palasport e altro. Gran parte della cifra è stata ristorata dai fondi del Governo ma la stima è provvisoria perché ci saranno anche altri introiti mancati come quello dei posti letto bloccati in rsa.

Difficile la situazione anche alla casa di riposo Gaggia Lante di Belluno. Lunedì sono stati effettuati 169 tamponi rapidi sul personale e 124 sugli anziani residenti. «Abbiamo riscontrato nuove positività tra gli anziani», ha sottolineato la Sersa, indicando un totale di 40 casi, 10 in più rispetto all’ultimo aggiornamento. «Uno di questi contagi si è verificato in un nucleo finora non coinvolto direttamente, ovvero il Bucaneve/Margherita». Sono 11 i dipendenti attualmente positivi.

Ieri sera, un nuovo mesto aggiornamento dalla Gaggia Lante: una nuova positività nel nucleo Bucaneve/Margherita e «il primo decesso di un nostro residente in struttura, che era risultato positivo al Covid-19». Una perdita, spiegano dalla casa di riposo, «che ci colpisce profondamente».—


 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi