Un albero di otto metri in piazza Mercato
È il frutto della collaborazione tra esercenti. Costanzo: «Basta polemiche, serve programmazione»
BELLUNO. Un albero di Natale alto otto metri e con circa 3.500 luci a led. È quello arrivato alle sei di domenica mattina in piazza del Mercato a Belluno. Direttamente dal Comune di San Nicolò di Comelico, che lo ha fornito gratuitamente, provvedendo anche al posizionamento. L’albero è stato voluto dai commercianti della zona. «Abbiamo deciso di metterci in rete per far sì che piazza Mercato possa offrire l’atmosfera natalizia che bellunesi e visitatori si meritano. Il risultato è davvero molto bello», sottolinea Pippo Costanzo, titolare della boutique “Daniela”.
A fare squadra con Costanzo ci sono gli altri esercenti della zona del centro storico: Panificio Casol, Reffo Abbigliamento, Angolo di mondo, Atelier della cornice, Sisley, Drogheria David, Gior, Pasticceria bellunese Deon. «Un grazie particolare va a Ileana Viti, che si è occupata di tutti gli aspetti burocratici: lei è la mente e senza il suo lavoro l’albero in piazza Mercato non potrebbe esserci», aggiunge Costanzo. «Ringraziamo anche il Comune di Belluno, che ha fornito e posizionato gratuitamente la base.
Luci e lavoro dell’elettricista sono a carico dei commercianti che hanno contribuito al progetto di abbellimento della piazza. L’energia elettrica è fornita dalla Pasticceria Bellunese. «Siamo felici del risultato, piazza Mercato è bellissima e ha il suo albero di Natale che spicca in mezzo a palazzi del Seicento», dice ancora Costanzo. «In questi momenti difficili per tutti, soprattutto dal punto di vista economico, bisogna lavorare insieme».
E proprio parlando di collaborazione, Costanzo fa alcune riflessioni: «Stiamo assistendo a litigi, battibecchi e polemiche», commenta. «In mezzo a questo, a rimetterci, purtroppo, sono la città e i cittadini. Questo è un peccato, perché Belluno ha le carte in regola per crescere e per attirare turisti. Basta la volontà di andare d’accordo e di lavorare in modo sinergico». Ma a mancare, secondo l’esercente, è anche la programmazione. «Pensiamo agli eventi natalizi», mette in risalto, «non si può arrivare a fine novembre/inizio dicembre con aspetti che devono essere ancora organizzati. Tutto deve essere stabilito mesi prima, già a fine estate».
(m.r.)
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