Un altro caso registrato in dicembre a Feltre
BELLUNO. Un caso di meningite batterica si era registrato nell’allora Usl feltrina ancora nel dicembre scorso. Ad essere interessata, anche in quel caso, una donna feltrina di mezza età che è rimasta ricoverata per diverse settimane al Santa Maria del Prato. Ma non è stato l’unico caso nel Bellunese. Pochi mesi prima, infatti, a luglio, sempre a Feltre si era verificato un caso di meningite da streptococco: si trattava, in entrambe le circostanze, di forme non contagiose della malattia.
All’ospedale di Belluno invece si è registrato un solo caso di meningite da meningococco tra il 2005 e il 2015, come nei giorni scorsi aveva precisato il primario delle Malattie infettive, Ermenegildo Francavilla.
L’allarme “meningite” che sta colpendo in queste ultime settimane soprattutto il territorio trevigiano, ha creato non poco panico tra la popolazione veneta, con un ricorso ai vaccini come non si era mai visto. Per questo, infatti, l’Usl 1 Dolomiti all’inizio del 2017 ha richiesto ulteriori vaccini contro questa pericolosa malattia.
Varie sono le forme di meningite, ognuna generata da virus o batteri diversi tra loro: A, C, Y, W135, Meningococco, streptococco, pneumococco. Il meningococco è un germe di cui si conoscono diversi ceppi e di conseguenza sono disponibili diversi tipi di vaccini. In alcuni casi il vaccino è offerto gratuitamente (ad esempio per il vaccino di tipo B, gratis per i bambini nati dopo il 2015), in altri è necessario pagare una tariffa.
Nel corso del 2016 il distretto di Belluno ha somministrato oltre 1200 dosi di vaccino antimeningococco B e 1150 dosi valide contro i ceppi A, C,W e 135Y. A Feltre le dosi somministrate sono state circa 900 per il tipo B e circa 670 per la seconda tipologia. E alcune migliaia di altri vaccini sono stati ordinati anche per il 2017 in via straordinaria. Per i neonati il vaccino è gratuito.
«Da qualche anno l’Usl 1 dispone di vaccini efficaci e sicuri per prevenire la malattia da meningococco che vengono offerti ai nuovi nati e agli adolescenti» spiegano dalla Usl. «I vaccini sono anche “fortemente raccomandati” per le persone affette da alcune malattie che le rendono più fragili nei confronti di alcuni germi (ad esempio gli immunodepressi, i trapiantati di midollo, persone a cui è stata asportata la milza)». Per vaccinarsi occorre prenotarsi, prenotazione che può avvenire anche telefonicamente, chiamando i laboratori più vicini a casa.
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