Un altro furto di fiori al cimitero di Prade
I Perli denunciano l'ennesimo affronto alla memoria del figlio
BELLUNO.
Sono stanchi, esasperati, anche parecchio arrabbiati. L'ennesimo furto sulla tomba del loro figlio, che è sepolto nel cimitero di Prade, fa arrabbiare i coniugi Perli, vittime di un atto vandalico tra i peggiori: «Rubare in un luogo come il cimitero, io non ho parole», racconta il signor Walter.
Stavolta è sparita una bella pianta, una delle tante che i genitori di Omar portano da 19 anni sulla sua tomba. «L'avevamo messa appena una settimana fa, oggi (ieri per chi legge ndr) siamo tornati e non c'era più». E per fortuna che proprio a Prade è stato installato un sistema di videosorveglianza per risolvere il problema. Ogni tanto, però, le telecamere hanno bisogno di manutenzione, il sistema di un aggiornamento, e così il ladro ha aspettato questa "finestra" nella quale sapeva di non essere ripreso per effettuare la sua bravata. Se così si può chiamare, visto lo stato d'animo dei coniugi Perli: «Non ce la facciamo veramente più, siamo stanchi di portare dei fiori che spariscono. Speravamo che si fosse risolto il problema con le telecamere, ma non è stato così. Pensi che l'anno scorso hanno tagliato i fiori finti che avevamo messo per l'inverno, ma non tutti, solo alcuni, perchè non ce ne accorgessimo. Anche una scarpetta d'argento che avevano messo sulla tomba gli amici di Omar è sparita, e una volta l'ho trovata imbrattata».
Una situazione insostenibile, a dir poco irrispettosa. I coniugi Perli hanno presentato denuncia ai Carabinieri, «perchè vogliamo essere sicuri che queste cose non succedano più. E' una mancanza di rispetto verso tutti». I vivi e i morti. (a.f.)
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