«Un altro Natale vissuto nell’incertezza»
BELLUNO. «Ci aspettiamo che l’opera di assorbimento fatta da questa azienda nei confronti di dipendenti provenienti da altre realtà produttive in crisi nel corso degli anni, venga ora restituita. In poche parole, speriamo che i lavoratori Acc, che la proprietà vuole tagliare, possano trovare posto in altre fabbriche». Mauro Dalla Rosa della rsu anticipa una riflessione che suona come un auspicio per i prossimi mesi. Le parti sociali puntano sul coinvolgimento del territorio e di Confindustria in questo passaggio delicato.
Intanto il clima in fabbrica è un mix di preoccupazione e rassegnazione. «Ne abbiamo viste tante», commentano alcuni di loro, «credo che in qualche maniera ne usciremo anche questa volta e magari meglio di quello che si pensa». Per qualche altro, invece, si tratta di «un’agonia che si sta trascinando da anni, oltre dieci, forse era meglio mettere la parola fine già due anni fa, quando ci ha acquistato la società cinese». Lasciando intendere, cioè, che era meglio che «i tagli al personale si facessero allora, invece di trascinarci in queste condizioni fino a oggi». «Un altro Natale in un clima di incertezza», sospira una dipendente all’uscita dalla fabbrica. Ma c’è anche chi, come Remo Slongo, ammette che «i numeri che ci hanno comunicato sono più o meno quelli che da tempo giravano. Qui c’è però il trucco, perché non è possibile andare a produrre di più con meno personale», dice ancora il dipendente. «E purtroppo non c’è nemmeno possibilità di andare in pensione. Sono 36 anni che lavoro e da 34 sono all’Acc, ma per colpa della legge Fornero non posso ancora andare in pensione: devo aspettare i 43 anni e mezzo». Anche per Anna il Natale che si avvicina non sarà sereno: «Staremo a vedere quello che succederà».
Intanto, dal 23 la fabbrica si fermerà per la pausa festiva, per poi riprendere le attività dal 9 gennaio, giorno in cui tornerà anche l’amministratore delegato Wu Benming, volato in Cina al termine del vertice ministeriale. E proprio da gennaio cominceranno gli incontri e i confronti con le parti sociali per gestire al meglio questa importante partita. Il tempo per fare in modo che entro il 2018 tutto sia delineato c’è. L’importante sarà limitare al minimo i danni. (p.d.a.)
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