Un anno nero, ma la Festa della patata di Cesiomaggiore è salva

CESIOMAGGIORE. Domenica scorsa la gioia di un record del mondo con lo gnocco lungo più di un chilometro entrato a pieno diritto nel Guinness world record, oggi di taglio il nastro della Festa della patata riaccende i riflettori sugli impianti sportivi di Pradenich dove fino a domenica il tubero targato Cesiomaggiore sarà il protagonista incontrastato. Quest'anno, però, di patate ce ne sono poche. Il clima pazzo della primavera ha mandato in tilt le coltivazioni.
CROLLO DELLA PRODUZIONE. I soci della Fiorita, soprattutto nella zona di Feltre e Cesiomaggiore, stanno pagando un prezzo alto. Per la festa nessun problema, ma dopo tanti anni il prodotto rischia di esaurirsi in anticipo, forse già per la fine del 2018. «Un anno nero», afferma il presidente Eugenio Garlet, «i soci si spaccano la schiena ma raccolgono poco. In alcune zone la produzione è andata sotto del 70 per cento rispetto agli standard. In diciotto anni di Festa della patata è la prima volta che le cose sono andate così male. Anche l'orzo, che è un altro nostro fiore all'occhiello ha subito un taglio di circa il 30 per cento. L'agricoltura è così, è legata al clima e quest'anno ne abbiamo fatto le spese anche noi».
È TEMPO DI FESTA. Garlet cerca di andare oltre. Per la cooperativa La Fiorita questi fine settimana è il momento di massimo impegno, con uno stuolo di volontari che fanno funzionare una macchina organizzativa che nell'arco delle tre giornate sfornerà centinaia di pasti caldi potendo contare su un menù rinomato ormai anche al di fuori della provincia di Belluno. E insieme al cibo c'è una serie di iniziative musicali e di intrattenimento che contribuiscono al successo della manifestazione. «Le previsioni meteo non sono granché per questo fine settimana ma voglio rassicurare tutti sul fatto che c'è un ampio capannone coperto dove poter mangiare e divertirsi come sempre», spiega ancora il presidente della cooperativa. Al lavoro ci sono già una cinquantina di volontari che hanno curato tutti i preparativi, dal montaggio del capannone alla preparazione degli ingredienti per il menù. Da stasera e fino a domenica le persone complessivamente coinvolte saranno un centinaio.
IL MENù. Gli gnocchi e il pasticcio di patate sono un must. Tra i secondi va sempre forte lo spezzatino con le patate. Ma ci sono altre prelibatezze. Questa sera, ad esempio ci sono anche lo stinco con il purè e lo schiz con polenta di mais sponcio, mentre domani sarà disponibile il pastin. Per chi vuole altre alternative, c'è pure la cotoletta o il formaggio alla piastra.
INTRATTENIMENTO. Non c'è Festa della patata senza gli spettacoli. Così, oggi alle 21 sul palco sale il “Duo di Bassano”, domani alla stessa ora ci sarà l'esibizione del gruppo “El Canfin” con i suoi canti popolari, mentre domenica pomeriggio l'attesissimo trio vocale delle Mondine. Domenica a pranzo saranno graditi ospiti anche i partecipanti alla “Sanvido Classic”. —
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