Un asilo inagibile, case e cantine allagate

Il nubifragio di lunedì ha causato danni in città. Chiusa la materna di Mur di Cadola. In due ore sono caduti 30 mm di pioggia
Di Alessia Forzin
allagamento alle materne di mur di cadola
allagamento alle materne di mur di cadola

BELLUNO. Due asili allagati, uno addirittura inagibile. E i vigili del fuoco chiamati a fare gli straordinari per rispondere alle chiamate dei cittadini, che si sono visti allagare cantine, garage, parcheggi sotterranei. Lunedì sera tra Belluno, Sedico e l'Alpago sono caduti 30 millimetri di pioggia in due ore. Un nubifragio che ha causato diversi danni in tutta la città, con strade trasformate in torrenti, scantinati allagati, e qualche pianta caduta.

A subire i maggiori disagi sono stati gli asili di Mur di Cadola e Sopracroda. Il primo, soprattutto, ieri è rimasto chiuso. Mamme e papà hanno dovuto tenere a casa i propri figli, perché l'edificio era inagibile: l'acqua è risalita dai tombini, e l'asilo, che si trova leggermente sotto il livello della strada, è stato allagato in un attimo. Già nella serata di lunedì, e soprattutto ieri mattina, il personale della casa materna e gli operai del Comune si sono dati daffare per sistemare l'edificio: i giochi dei bimbi sono stati trasferiti all'esterno, banchi e seggiole sono state accatastati per consentire le operazioni di pulizia, il pavimento è stato sistemato.

«In due ore sono caduti trenta millimetri di pioggia», spiega l'assessore comunale Luca Salti, che ieri ha trascorso la giornata in sopralluogo nelle scuole e negli edifici pubblici della città. «A Mur di Cadola abbiamo avuto i problemi più grossi, ma anche a Sopracroda si sono allagate le cucine». Qui, infatti, la porta si trova in fondo ad una piccola discesa, e l'acqua è filtrata dalla porta riempiendo tutta la stanza. I bambini, però, ieri erano regolarmente all'asilo. «Abbiamo avuto anche qualche problema sulle strade, specie su quelle sterrate della zona di Cavarzano», continua Salti. «Questo nubifragio conferma la necessità di curare il territorio. Le poche manutenzioni portano a danni come quelli che abbiamo visto lunedì».

Acqua nelle palestre. Il nubifragio ha causato qualche problema anche alle Ricci, dove l'acqua è entrata nella palestra che si trova nel seminterrato. È invece entrata dal tetto l'acqua che ha costretto i bidelli a ripulire la palestra delle elementari “Romolo Dal Mas”, a Cavarzano, e alla primaria di Quartier Cadore. Anche a Fiammoi e Giamosa è entrata un po' d'acqua da finestre e porte, ma il personale ha provveduto a ripulire tutto senza creare disagi agli studenti.

Vigili del fuoco. Dalle 18 alle 23 sono stati oltre 50 gli interventi dei vigili del fuoco di Belluno, che hanno dovuto affrontare numerosi allagamenti, due o tre tagli pianta, e anche l'incendio di un contatore. La maggior parte degli interventi è stata concentrata in comune di Belluno, ma anche a Sedico e in Alpago ci sono stati molti disagi per il maltempo. Alcuni rii sono esondati (sono intervenuti anche i servizi forestali regionali per sistemare gli argini del rio Salega, che hanno in parte ceduto), e i vigili del fuoco hanno dovuto monitorare anche un piccolo movimento franoso in via San Francesco.

Qualche infiltrazione d'acqua c'è stata anche in casa di riposo, attraverso i rilevatori antincendio, ma nessun anziano è stato spostato dalla sua stanza. Lunghe anche le operazioni per svuotare dall'acqua il parcheggio Metropolis, in stazione, che lunedì sera era completamente allagato.

Valbelluna. Allagato il municipio di Sedico, ma anche una casa privata a Landris, a causa dell'esondazione del rio Landrisio. Lunedì sera sono state allertate anche le due squadre di protezione civile (gruppo Ana e gruppo Monte Peron) e «in un quarto d'ora avevamo 10 persone operative», spiega il vicesindaco Maraga.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi