Un atelier digitale alle medie di Castion
BELLUNO. I ragazzi del futuro dovranno sapere parlare bene l’inglese e sapersi muovere con destrezza nell’ambito delle tecnologie digitali. Alla scuola media di Castion le insegnanti stanno formando questa generazione digitale. Attraverso laboratori, attività curriculari ed extra, gli studenti della Zanon imparano a costruire scenografie per il teatro, ma anche a realizzare video, a montarli, a fare programmi per il computer. Dal prossimo anno potranno avere a disposizione anche un atelier digitale.
La scuola infatti ha partecipato ad un bando del ministero dell’Istruzione, che metteva a disposizione fino a 15 mila euro per finanziare progetti legati all’innovazione digitale nelle scuole. La Zanon è risultata 31esima in Veneto e prima in provincia. Il progetto preparato dalle insegnanti e spedito a Roma è piaciuto per diverse ragioni, non ultima delle quali il fatto che c’è una bella cifra a disposizione per il cofinanziamento. Ma anche il fatto che coinvolge non solo la scuola, ma anche la pro loco, il Comune, il comitato genitori.
«Nel presentare il progetto siamo partiti dal fatto che la pro loco sta allestendo nel seminterrato il museo della fotografia», spiega l’insegnante Maria Cristina Carì, che è anche l’animatore digitale nel team che si occupa di innovazione per il Comprensivo 3. Nel museo ci saranno le fotografie della Belluno di un tempo, raccolte dalla pro loco grazie alla disponibilità del fotografo Zanfron. La stessa pro loco intende realizzare nel seminterrato anche una camera oscura, per insegnare agli studenti come si sviluppa una fotografia, e le insegnanti hanno pensato: perché non allargare il discorso e pensare anche ai video?
Del resto a Castion sono già state fatte esperienze di filmato e montaggio (quest’ultimo insegnato attraverso un laboratorio curato dall’università di Padova), con i ragazzi che sono stati autori e attori di video sul tema della mobilità sostenibile e del risparmio energetico. È nata così l’idea dell’atelier, che è stata finanziata dal ministero con 15 mila euro. La scuola, attraverso tutti i soggetti coinvolti (pro loco, comitato genitori) ne metterà altri ottomila.
L’atelier sarà allestito nello spazio oggi adibito a magazzino, sarà attrezzato con postazioni per la ripresa dei filmati, il montaggio, l’inserimento dell’audio, la costruzione di scenografie, e sarà accessibile per tutte le scuole del comprensivo. A partire dall’asilo per arrivare alle medie. «I bambini più piccoli potrebbero creare disegni che i più grandi potrebbero usare per costruire un cartone animato», suggerisce la Carì. I dettagli sono da mettere a punto, così come l’organizzazione, ma sapere di avere a disposizione 15 mila euro per comprare le attrezzature permette alle insegnanti di guardare con ottimismo ai prossimi mesi.
Ma quello dell’atelier non è l’unico progetto in corso a Castion. C’è il “coding”, con l’Itis Segato. Se n’è occupata l’insegnante Mirka Cavalet. Gli studenti dell’istituto tecnico hanno fatto da tutor ai ragazzi di terza media nel creare programmi per il computer. A loro volta gli studenti delle medie, nei prossimi mesi, insegneranno ai bimbi delle elementari di Borgo Piave (dove c’è un’aula attrezzata, 3.0) la stessa cosa.
E oltre al digitale c’è l’inglese. Alla scuola media Zanon c’è una madrelingua, il cui costo viene sostenuto in parte dal comitato genitori, che raccoglie denaro con le varie attività che fa durante l’anno (per esempio la tombola di Carnevale e la pedonata del 1° maggio). I ragazzi hanno realizzato un video in cui recitano in inglese e si sta valutando se organizzare un City camp, due settimane di corso di lingua intensivo, a Castion la prossima estate.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi