Un “baby pit stop” nei palazzi pubblici

Accordo tra Comune e Unicef per creare spazi dedicati all’allattamento e alla cura dei bambini
Palazzo Crepadona dove ha sede la biblioteca civica
Palazzo Crepadona dove ha sede la biblioteca civica

BELLUNO. Pit stop allattamento. Il Comune e l'Unicef hanno stretto una collaborazione per allestire nei palazzi pubblici della città degli spazi dedicati alle mamme che devono allattare i propri figli. Inizialmente il punto “Baby pit stop” sarà creato in biblioteca, in futuro anche a Palazzo Fulcis, sede del nuovo museo civico, e in piscina, oppure al piano terra del palazzo che ospita gli uffici comunali in piazza Duomo.

«L'Unicef tra tutti i diritti riconosce l'importanza dell'allattamento, sia come momento di cura di un bisogno primario sia come momento di crescita affettiva», spiega l'assessore Valentina Tomasi. «A sostegno dell'allattamento ha istituito uno specifico progetto, il “Baby pit stop”, che sosterremo facendo la nostra parte come amministrazione». Il progetto sarà integrato con quello della Casa delle mamme, «che riguarda esercizi privati come i bar», aggiunge il sindaco Jacopo Massaro.

«L'assessore Tomasi sta lavorando per unire queste due esperienze e creare una vetrofania unica, che si dovrà esporre all'esterno delle attività e degli edifici in cui sarà allestito uno spazio allattamento. Si tratta di un'iniziativa che oltre ad andare incontro alle famiglie, va anche nella direzione di favorire il turismo, perché sono numerosi i nuclei anche con bimbi piccoli che vengono a visitare la nostra città».

Il Comune elaborerà anche una cartina che indicherà i punti Baby pit stop. Negli spazi che saranno allestiti in biblioteca, a palazzo Fulcis e in altri edifici pubblici della città, ci sarà tutto quello che serve alle mamme per stare tranquille e nutrire il proprio piccolo, con riservatezza e comodità. Saranno messi a disposizione anche dei fasciatoi. Fra il Comune e l'Unicef sarà siglata una convenzione, che disciplina i rispettivi doveri.

L'Unicef si impegna a fornire a proprie spese quanto occorre per l’allestimento dell’area Baby pit stop, a certificare e riconoscere ufficialmente l’esistenza del punto allattamento all’interno degli edifici pubblici, a inviare al Comune il materiale pubblicitario del progetto e a pubblicizzare la presenza del punto Baby pit stop nel sito del progetto, oltre che nei siti e nei luoghi istituzionali.

Il Comune, invece, si impegna ad allestire il punto allattamento (intanto in biblioteca), a garantire sempre, compatibilmente con gli orari di apertura della struttura, il servizio alla cittadinanza, ad esporre all'esterno di Palazzo Crepadona la vetrofania che indica la presenza del servizio, a pubblicizzare il progetto. (i.a.)

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