Un cane veglia l’amico morto sotto il treno

Santa Giustina. Un border collie si è spostato dai binari solo all’arrivo di un altro convoglio da dove è partito l’allarme

BELLUNO. Che i cani siano fedeli è assodato. Non lo sono solo degli uomini, ma anche dei loro compagni di giochi e di vita. Un esempio arriva da Santa Giustina, accaduto giusto ieri e segnalato dall’Apaca, l’associazione che si occupa dei cani abbandonati e che gestisce un rifugio in zona aeroporto a Belluno.

In questo caso non c’è alcun abbandono, anzi c’è una storia di amicizia che supera anche la tragicità della morte.

Ieri mattina i passeggeri di un treno diretto a Belluno, all’altezza di Santa Giustina, hanno assistito ad una scena tenera e straziante, racconta l’Apaca: un border collie era accovacciato vicino alle rotaie, accanto al corpo senza vita di un altro cane.

I due cani sono di proprietà di una famiglia che vive nelle vicinanze della linea ferroviaria. L’avventura dei due animali è iniziata proprio con una fuga dalla casa.

Poi probabilmente uno dei due cani non ha resistito alla voglia di rincorrere il treno, cosa che accade molto spesso. Purtroppo è stato colpito dal convoglio ed è morto tra le rotaie. Ma il suo compagno non lo ha abbandonato. Si è sistemato vicino a lui. Ha lasciato la sua posizione solo all’arrivo del treno successivo, spostandosi al di là dei binari e lasciando passare il convoglio.

Proprio da questo treno sono partite le telefonate alla Polfer e al 118 che ha attivato l’azienda a cui è affidato il compito di recuperare i cani vaganti in provincia.

Entrambi gli animali sono poi stati recuperati e riconsegnati al proprietario.

Non è un episodio raro, dicono all’Apaca: spesso le cronache raccontano di stretti legami che si creano tra i cani e gli umani e che non si concludono con la morte dell’uomo o di altri cani con cui passano il tempo a giocare. Spesso si legge di cani che si sdraiano sulla tomba o che restano fermi là dove hanno perso il loro padrone. Come accade di cani che vengono abbandonati lungo le strade, che rimangono ad attendere il ritorno di qualcuno che ha cercato di sbarazzarsi di lui.

L’Apaca commenta l’episodio di ieri a Santa Giustina: «I sentimenti non sono una prerogativa degli uomini ed esistono – veri e profondi- anche in chi non li esprime a parole..».

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