Un centinaio di candidati per Venezia
BELLUNO. Un vortice di conferme e defezioni. Sono ore di fibrillazione per la politica bellunese alle prese con la composizione delle liste per le elezioni regionali. Un centinaio i candidati in ballo: merito della deroga concessa a Belluno che consente di inserire in lista fino a cinque candidati anche se i posti a disposizione in consiglio regionale saranno soltanto due.
Le certezze di Zaia. Il governatore uscente ha già scoperto le sue carte. Ufficiali i nomi dei candidati della Lega Nord (Cesare Bon, Giuliana Caneve, Franco Gidoni, Metella Sirola e Gianvittore Vaccari), della lista Zaia presidente (Gianpaolo Bottacin, Renza Buzzo, Gino Mondin, Tatiana Conte e Samuele Pianon) e della lista degli Amministratori e sindaci con Zaia (Pierluigi Arnoldo, Gloria Tamburlin, Ivano Faoro Marina Trevisan e Andrea Stella). Al loro fianco correrà la lista Indipendenza Noi Veneto con Zaia con Franco Roccon, Paolo Tomè, Elisa Bergagnin e Luciana Cortina. All’appello manca ancora un nome che verrà deciso nelle prossime ore. Insieme a Luca Zaia correrà anche Fratelli d’Italia con Luca De Carlo, Valentina Da Roit, Gianantonio Bona, Monica Mazzoccoli, Giovanni Facchin. Non è ancora ufficiale la lista di Forza Italia che dovrebbe essere composta da Renata Dal Farra, Flavia Colle, Roberto Molin Pradel, Francesco Croce e Maurizio De Cassan. Ma nelle ultime ore è circolato anche il nome di Silvano Pontil Scala.
Autonomisti con la Moretti. La candidata del Partito Democratico può contare, oltre ai cinque nomi dem già ufficializzati (Erika Dal Farra, Sergio Reolon, Pierpaolo Genova, Sabrina Bellumat e Sandra De Min) su tre nomi espressione del Bard: Alessandra Buzzo, Andrea Bona e Danilo Marmolada. Insieme a loro nella lista Veneto Civico ci saranno Maurizio Cera (Italia dei Valori) e Alessandra De Min (Socialisti). La Moretti sfodera anche una lista civica che porta il suo nome e che potrebbe vedere, accanto a Gildo Trevisan, Mara Zampieri e Lucia Ruffato. Un nome che ha provocato le ire di Acqua Bene Comune. Il comitato sottolinea la sua trasparenza e apartiticità: la Ruffato, spiega Abc, ha deciso la sua candidatura «nonostante il dissenso unanime» da parte dell’assemblea tanto che «da questo momento non rappresenta più le istanze del Comitato». La squadra della Moretti comprende poi la lista Ven(e)to Nuovo con esponenti di Sel (Diego Pauletti e Alessia Cerentin), dei Verdi e della Sinistra Veneta, e una lista autonomista in via di definizione.
Incognita Tosi. Lo sfidante di Luca Zaia non scopre le sue carte. Le liste collegate al suo nome dovrebbero essere sei ma alcune sono gestite direttamente da Verona, come la lista Razza Piave e in parte quella degli autonomisti dove però potrebbe trovare posto Maria Ribon. Nella lista Tosi presidente, caratterizzata da un simbolo giallo, ci sarà con molta probabilità Matteo Toscani. Gli altri nomi che circolano sono quelli di Leonardo Colle, Daniela Templari e Diego Vello. A sostegno di Tosi correrà inoltre la lista Veneto del Fare, Famiglia e Pensionati e Area Popolare, l’unica al momento ufficialmente pronta: sarà composta da Camillo De Pellegrin, Mauro Da Rin Bettina, Elisabetta Rinaldo, Gianluca Dal Borgo e Monica Boscarol. Ii tosiani si stanno preparando ad accogliere il sindaco di Verona nel Bellunese: dovrebbe arrivare a metà maggio. Potrebbe trovare ad accoglierlo anche Dario Bond: l’ex consigliere Pdl ha ribadito di non volersi candidare ma pare sia pronto ad un endorsement per la causa tosiana.
Bis di candidati. Il Movimento 5 stelle e L’Altro Veneto, Ora Possiamo! partono dallo stesso presupposto: i candidati sono due, quanti i posti in consiglio regionale per il Bellunese. Nel primo caso a sostegno di Jacopo Berti corrono Barbara Lando e Luca Salvioni, nel secondo Laura Di Lucia Coletti sarà supportata da Cristina Muratore e Giancarlo Garna.
Galassia indipendentista. Non è la prima volta che gli indipendentisti si dividono in più liste: Alessio Morosin, candidato per Indipendenza Veneta, è supportato a Belluno da Massimo Vidori, Marisa Dalla Gasperina, Andreas Quinz, Lisetta Laner e Alex De Pellegrini mentre Gianluca Busato, di Veneto Sì, schiera Cinzia Cannavò, Maurizio Curto, Fabiola Fontanive, Francesco Pistoia e Giorgio Zampieri.
L’ottavo candidato. La nuova legge elettorale impone alle liste che non sono “collegate” ad un gruppo in consiglio regionale un’impegnativa raccolta firme sul territorio. Forza Nuova non è riuscita a raccogliere un numero di firme sufficiente. Sebastiano Sartori sarà quindi candidato in tutte le altre province venete ma non a Belluno. Forza Nuova, però, non rinuncerà a fare campagna elettorale invitando a non votare per gli altri candidati.
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