Un distributore a Frassenè con ricarica per auto elettriche
Via libera all’unanimità del consiglio comunale al progetto della Telo Combustibili.
L’impianto sarà totalmente ristrutturato. D’Agostini: «Bene per i posti di lavoro»
FONZASO. Una strada strategica per un altro distributore. È quello che sorgerà nell’area in direzione Frassenè, già occupata dall’azienda Telo Combustibili che da qui riforniva i propri mezzi agricoli di carburante e alcune abitazioni.
Adesso, la stessa azienda ha chiesto di poter realizzare un impianto stradale di distribuzione di carburanti completo di tutto, comprese le aree riservate alle ricariche elettriche delle automobili. Il consiglio di ieri mattina ha approvato la variante urbanistica per dare corso al progetto.
«Anche noi approviamo iniziative come questa, a partire dal precedente insediamento di Beyfin, per l’ulteriore offerta di servizi sul nostro territorio, strategico come collegamenti, e per l’indotto, in termini occupazionali, che ne derivano», questo il commento di Mauro D’Agostini di Orizzonte Comune. «Il nuovo distributore dei carburanti compreso l’approvvigionamento per le macchine elettriche, potrebbe infatti favorire dalle quattro alle cinque assunzioni».
E di prospettive di sviluppo si è parlato anche per quanto riguarda il Consorzio di industrializzazione di cui si è decretato lo scioglimento, ma si prospetta di dare nuova vita a quegli immobili che rientrano in gestione ai Comuni di Fonzaso, Lamon e Sovramonte. La minoranza di Orizzonte Comune ha fatto la proposta di indire un concorso di idee fra portatori di interesse, dall’ambito imprenditoriale a quello sociale, per rilanciare la zona industriale del futuro, con aperture a vari settori produttivi, compreso il terzo settore.
In apertura di seduta il sindaco Giorgio Slongo ha dato risposta a due interrogazioni, presentate da Mauro D’Agostini. La prima riguardava la situazione del muretto che costeggia la scuola media e la palestra in via Arsiè a Fonzaso, per le condizioni di degrado in cui versa il manufatto compromesso da fessurazioni molto estese. A questo proposito il sindaco ha assicurato che il problema sarà risolto entro la fine del suo mandato che scade il prossimo anno.
Ma entro il 2022 dovrebbe essere sistemata anche la criticità ben più grave, per i rischi potenziali, che riguarda gli argini di Case Balzan. L’esecutivo Slongo, dal 2018 non ha smesso di segnalare agli organi competenti la criticità sollecitando un intervento di urgenza.
«In caso di un’altra piena si potrebbero rompere questi argini, mettendo a rischio la statale 50 Bis, con la sua chiusura, recando non pochi danni alla circolazione stradale, per non parlare dell’incolumità delle persone», ha evidenziato D’Agostini anche nell’ultima interrogazione. «Il sindaco si è sempre dato da fare con telefonate, email e quant’altro al Genio Civile», ammette il consigliere di minoranza.
«L’intervento era inserito nella programmazione del 2021 ma purtroppo, causa mancanza di risorse finanziarie, non si è fatto più niente. Nei mesi scorsi è stato invitato dal sindaco anche il presidente della Provincia Roberto Padrin. So che dovrebbero partire 360 cantieri pari a circa 270 milioni di euro e che il 60 per cento delle opere si trovano in provincia di Belluno. Mi auguro che alcuni di questi cantieri arrivino anche nel comune di Fonzaso per un intervento che riteniamo della massima urgenza». —
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