Un fondo, sedici idee: ecco i progetti 2018

I soldi destinati ai Comuni di confine rispondono alle esigenze più diverse, dalle asfaltature al nuovo parco avventura

BELLUNO. Per alcuni Comuni significa asfalto per le strade. Per altri si traduce nella possibilità di sognare un parco avventura o una nuova biblioteca. Altri, invece, puntano all’accessibilità degli edifici pubblici o alla sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico. Scorrere la lista dei progetti finanziati dal Fondo Comuni Confinanti la dice lunga sui bisogni del territorio: ecco, nel dettaglio, i progetti da 500 mila euro ciascuno presentati per l’annualità 2018.

Auronzo di Cadore. Iniziamo questo viaggio dall’unico comune ad aver presentato due progetti. Nessuna via preferenziale, sia ben chiaro. «Il potenziamento dell’impianto di innevamento del monte Agudo è un progetto di una precedente annualità che è stato modificato» spiega il sindaco Tatiana Pais Becher, «grazie al quale riusciremo ad innevare anche la parte in cima». L’altro investimento punta invece alla porta d’ingresso di Auronzo, piazza San Lucano. Verrà creata una rotonda con un benvenuto spostando, nel frattempo, anche i parcheggi.

Comelico Superiore. Anche il Comune guidato da Nicolò Staunovo Polacco punta sulla neve, questa volta delle piste di sci di fondo Tavella-La Varda e Tavella-Valgrande. «La pista risale agli anni 2000 e servono dei miglioramenti sul tracciato» spiega il sindaco, «inoltre sostituiremo il gatto delle nevi e costruiremo un’apposita rimessa per il nuovo mezzo».

Cortina d’Ampezzo. La Regina delle Dolomiti guarda invece alle sue vie di collegamento. Con il soldi del Fondo sistemerà il ponte Sopiazes. «È strategico» spiega il primo cittadino Giampietro Ghedina, «perché porta ai campi da tennis e alla palestra di roccia: prevediamo un notevole accesso di mezzi e per questo verranno rafforzate le spallette».

Rocca Pietore. «Quello che vediamo oggi è uno spazio abbandonato. Noi vogliamo realizzare un’area ricreativa innovativa con attività come un piccolo guado o la passeggiata sulla corteccia degli alberi». Bisogna usare l’immaginazione per vedere il futuro di Bosco Verde ma il sindaco Andrea De Bernardin ha le idee chiare: «Abbiamo usato un’annualità per espropriare il terreno, che prima apparteneva ad un hotel, e ora lo sistemeremo. Ci saranno anche un piccolo bar e un campo da calcio».

Livinallongo del Col di Lana. Scelte molto diverse, quelle fatte dai sindaci agordini. Leandro Grones userà infatti i 500 mila euro del Fondo per completare il centro servizi per anziani Villa San Giuseppe. Un progetto che, anche a causa di contenziosi, si trascina da più di dieci anni. «Grazie a questo finanziamento completeremo l’ampliamento con 24 posti letto per non autosufficienti e i locali di servizio» spiega Grones, «ora la strada è in discesa».

Falcade. I soldi del Fondo Comuni Confinanti a Falcade si tradurranno in asfalti. «Abbiamo stilato un piano dettagliato delle priorità» spiega il sindaco Michele Costa, «e toccheremo più o meno tutte le frazioni».

Canale d’Agordo. Per molti Comuni avere un’entrata sicura di mezzo milione di euro significa poter immaginare progetti di ampio respiro. È così per il paese natale di Papa Luciani che con l’annualità 2018 realizzerà il quarto stralcio dell’area polifunzionale. «Siamo ormai alla fine» spiega Rinaldo De Rocco, «l’area è già praticabile e stiamo predisponendo il bando d’affitto per il bar. Ora completeremo le coperture del campo da calcetto, tennis e del campo da ghiaccio per poterli usare anche d’inverno».

Gosaldo. Nuova vita per l’ex municipio. Giocondo Dalle Feste risponde così alla mancanza di esercizi pubblici in paese. «Rischiamo di rimanere senza un bar quindi faremo un locale nel vecchio municipio, il cui piano terra ora è occupato dalle associazioni» racconta, «verrà fuori uno spazio di 90 metri quadrati che potrà ospitare bar e ristorante. E magari faremo anche una stazione di ricarica elettrica».

Voltago Agordino. Asfaltature e turismo. Questa la ricetta di Bruno Zanvit che ha presentato un progetto per la messa in sicurezza della viabilità e per riqualificare il Giro della Gioia: «è una strada molto frequentata per le passeggiate» spiega, «e grazie a questi fondi la sistemeremo».

Taibon Agordino. Occhi puntati sul municipio di Taibon, che ha presentato un progetto per ristrutturare l’edificio e realizzare un ascensore.

Sovramonte. Anche nel Feltrino la priorità è rendere accessibili gli edifici comunali. «Installeremo un ascensore» spiega il sindaco Federico Dalla Torre, «mentre al palazzo dei servizi, dove si trovano la banca e il medico di base, rifaremo gli ambulatori mettendo anche l’ascensore».

Cesiomaggiore. Asfaltature e illuminazione pubblica sono le priorità per Carlo Zanella che, oltre ai lavori sulle strade comunali, punta anche al rifacimento dell’accesso a Cesiominore. «Ricostruiremo la fontana storica in piazzetta» spiega il sindaco.

Lamon. Sono molti i sindaci che decidono di puntare sulle strade. Così fa anche Ornella Noventa: «investiremo sulle frazioni» spiega il primo cittadino, «abbiamo chilometri e chilometri di strade comunali e hanno bisogno di manutenzione continua».

Arsiè. I magazzini diventano biblioteca, la biblioteca diventa mensa. Un complicato tetris che Luca Strapazzon realizzerà grazie al Fondo. «Grazie alle precedenti annualità abbiamo liberato i capannoni comunali dietro al municipio» spiega, «e ora realizzeremo la biblioteca, con sale dedicate alla lettura e alle riunioni. Successivamente al posto di questa, vicino alle elementari, faremo la nuova mensa».

Feltre. Paolo Perenzin si è preso un impegno preciso di fronte al consiglio comunale: destinare i soldi del Fondo alle scuole o alla sicurezza idrogeologica del territorio. Ora tocca a Villabruna, dove nel recente passato i disagi sono stati tanti. «Potenzieremo la rete di sversamento delle acque» spiega, «procederemo presto alla progettazione e contiamo di vedere i primi lavori già nel 2019-2020».

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