«Un grande uomo di grande lungimiranza»

«Grazie dottor Costola, è anche grazie al suo lavoro e alla sua lungimiranza che oggi il Suem 118 del Veneto è una vera e propria rete salvavita che, per la sua eccellenza, è apprezzata e studiata...

«Grazie dottor Costola, è anche grazie al suo lavoro e alla sua lungimiranza che oggi il Suem 118 del Veneto è una vera e propria rete salvavita che, per la sua eccellenza, è apprezzata e studiata anche in campo internazionale».

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto esprime il suo cordoglio per la morte dell’ex primario del Suem 118 di Pieve di Cadore e fondatore del servizio nell’area montana bellunese. «Il suo operato», aggiunge il governatore, «rimarrà nella storia della sanità veneta e del suo sistema di urgenza-emergenza. La sua intuizione, unita a quella dei colleghi di Verona, da anni vola nei cieli del Veneto per andare dove c’è da salvare una vita, e in ogni vita salvata c’è un pizzico di questo grande uomo della sanità veneta».

Parole di cordoglio arrivano anche dal sindaco di Verona, Flavio Tosi, oggi candidato alla presidenza del Veneto, e che qualche tempo fa ha fatto visita a Costola all’hospice di Belluno, insieme con il consigliere veneto Toscani. «È una perdita che mi colpisce», dichiara Tosi. «Ho avuto occasione di collaborare con lui negli anni in cui ero assessore alla Sanità del Veneto e di incontrarlo recentemente, accompagnato da Matteo Toscani. A Costola», prosegue ancora il primo cittadino scaligero, «va il merito di aver concepito e predisposto quello che è il servizio di soccorso e di emergenza nelle montagne bellunesi. Non posso che esprimere la mia stima per la sua figura professionale di alto profilo e per la sua personale umanità».

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