Un grido dalle Dolomiti: basta scandali
BELLUNO. Saranno almeno 2 mila gli alpini e i loro amici che scenderanno dalle Dolomiti a Conegliano per il Raduno Triveneto, in occasione dei novant’anni anni della sezione cittadina.
Il raduno inizierà domani e il presidente della sezione di Belluno, Angelo Dal Borgo, anticipa che «già domani noi ci saremo». Almeno 700 (pari al 10% degli iscritti ai numerosi gruppi) le penne nere che conquisteranno la città del Cima con la fanfara di Ponte nelle Alpi in testa e un’alpina a portare le insegne di Belluno.
“Un abbraccio dalla città del Piave” è l’affettuoso saluto del primo striscione. Il secondo è quanto mai rassicurante: “Italia, su di noi puoi sempre contare”. La capacità solidale dei ‘veci’ e dei ‘bocia’ è davvero senza confini.
Ma, attenzione: gli alpini pretendono onestà. Lo conferma Carlo Balestra, presidente della sezione di Feltre, 5 mila tesserati, che sarà presente a Conegliano con 800 penne nere. «Marceremo al raduno Triveneto con uno degli striscioni portati anche a L’Aquila, in cui promettiamo solidarietà ma pretendiamo onestà». Onestà dai politici e soprattutto dagli amministratori. Balestra conferma, infatti, che “sono numerose” le penne nere che, di fronte agli scandali che continuano, come quello di “ Roma Capitale”, si domandano se valga la pena continuare a impegnarsi per la comunità, constatando, amaramente, che «mentre noi costruiamo, gli altri mangiano, si abbuffano».
«Si sentono come presi in giro» precisa, «temono che questi signori stiano di fatto distruggendo quel patrimonio civile, valoriale, che il popolo alpino, da quanto esiste, ha saputo mettere insieme».
Dal Cadore, l’ottantenne presidente, Luigi Bergamo, ogni giorno più vivace nonostante l’età che avanza, porterà a Conegliano almeno 500 dei suoi 2.200 tesserati. «Non abbiamo una fanfara, ce la presteranno altri, ma disponiamo di una quindicina di tamburini, felicissimi di aprire il nostro sfilamento».
In testa, a Conegliano, ci saranno gli amministratori bellunesi? «Mi auguro proprio di sì, anche se in precedenti circostanze ho dovuto constatare con amarezza una preoccupante assenza; eppure noi alpini, quando veniamo interpellati, non rispondiamo mai di no ai servizi civili per i quali vengono sollecitate le nostre prestazioni».
Gli alpini della provincia di Belluno sfileranno con i colori della bandiera italiana: la sezione cadorina tinta di rosso, quella bellunese di bianco, la feltrina di verde. «Ho un sogno», confida Balestra al riguardo, «che per l’adunata del 2018, a Trento, facendo memoria della conclusione della Grande guerra, le tre sezioni possano sfilare tutte insieme, unendo i colori; sarebbe un formidabile esempio di compattezza».
Tre sezioni che secondo il presidente di Feltre potrebbero rendere molto di più, se si coordinassero, anticipando quella che è un’esigenza di tutta la provincia: saper far quadrato nella ricerca della soluzione di tanti problemi, a cominciare da quello della crescita sociale della comunità delle Dolomiti.
Per quel che riguarda domani, sarà un inizio in musica quello del raduno: alle 21 in Duomo a Conegliano è previsto un concerto che vedrà come protagonisti il Coro sezionale Ana “Giulio Bedeschi” di Gaiarine e il Col di Lana di Vittorio Veneto. Il repertorio proposto al pubblico spazierà tra i brani che appartengono alla tradizione alpina, adeguati al luogo di culto che ospita l'evento.
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