Un medico austriaco muore sul Civetta dopo il lancio con la tuta alare
Il base jumper si era lanciato con un gruppo di amici da Punta Tissi sul Civetta: lo schianto dopo un volo di mille metri
ALLEGHE. Con la tuta alare giù da Punta Tissi, quasi tremila metri, verso un puntino verde che è il lago di Alleghe visto da lassù.
Vuoto e silenzio. Solo il flap delle ali sotto le braccia, l’aria che non fa resistenza, rocce maestose del Civetta da affiancare, alla velocità di un sogno. Poi quell’albero, là nella zona boscata di Col Mariane Alte, lo schianto, la go-pro sul casco che si annerisce per sempre.
Siegfried Schenk, 48 anni, chirurgo ortopedico di Vienna è morto praticando la passione della sua vita: il base jumping. Il salto nel vuoto con la tuta alare che si gonfia con l’aria durante la discesa e trasforma la velocità data dalla forza di gravità in una “lenta” planata orizzontale. Volare, “Looking for exist” titolava un film danese sulla pratica.
Ieri, intorno alle 9.30, era salito con una decina di amici tra svizzeri, tedeschi e compatrioti austriaci, fino a Punta Tissi: il gruppo, di stanza ad Alleghe da alcuni giorni, era stato portato in quota, 2.992 metri, con due elicotteri della Air Service center di Cortina ai quali avevano chiesto il servizio.
Schenk faceva parte di un gruppo di 9 o 10 base jumper: lui è partito per ultimo in questo “volo” tra i panorami più mozzafiato delle Dolomiti.
L’austriaco è scomparso alla vista degli amici prima dell’atterraggio. All’allarme, scattato ieri mattina pochi minuti prima delle 11, è subito seguita la lunga perlustrazione da parte dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore e di quello convenzionato con il Soccorso alpino, senza alcun esito positivo. Il base jumper austriaco era stato visto fino all’altezza del Col Mariane Alte, una zona particolarmente impervia, per poi sparire.
Sul territorio è partita quindi la ricerca a terra dei tecnici del soccorso alpino delle stazioni di Alleghe, Agordo, Val Biois e Valpettorina.
Il Soccorso alpino di Alleghe ha predisposto due squadre da essere elitrasportate sul perimetro dell’area dell’ultimo avvistamento. Imbarcati sull’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, i soccorritori sono stati portati verso Col Mariane Alte e hanno visto il corpo mentre sorvolavano la zona poco prima delle 16. L’eliambulanza, pattini a terra, li ha sbarcati in un pianoro nelle vicinanze e loro sono scesi per un centinaio di metri fino a raggiungere il base jumper, precipitato senza aprire il paracadute.
Non ha fatto in tempo ad aprirlo: una variazione di condizione nell’assetto di volo, un mignolo che si muove o un alito di vento e il sogno di Icaro si infrange al suolo in questo sport dove i suoi praticanti vengono considerati “matti”, ma in verità calcolano al millimetro le loro uscite.
Si pensa che qualcosa di irreparabile quanto improvviso e incontrovertibile sia alla base della tragedia che è costata la vita al medico austriaco.
Gli accertamenti di soccorso alpino e carabinieri di Caprile accerteranno che il 48enne birdman è sceso per circa un chilometro dalla base di partenza di Punta Tissi: Col Mariane Alte è a quota 1950 metri circa. Sembra che la traiettoria fosse deviata rispetto al percorso originale. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma del 48enne, ricomposta, è stata recuperata dall’elicottero del Suem e trasportata a valle, a disposizione dei famigliari.
Schenk, benché non famosissimo, praticava questo sport da molto tempo e in rete si trovano anche video con gli stessi compagni con cui si trovava ieri sul Civetta.
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