Un messaggio di Beppe Grillo e spariscono i voti dei 5 stelle

Dietrofront obbligato dei pentastellati, che nel direttivo provinciale avevano deciso di partecipare alle elezioni per il consiglio provinciale. Domenica alle urne 691 amministratori, tre le liste in corsa
Palazzo Piloni, sede della Provincia di Belluno, senza le bandiere esposte - In alto la sede dell'ente a Palazzo Piloni A sinistra il consiglio provinciale che entro fine mese vota il bilancio
Palazzo Piloni, sede della Provincia di Belluno, senza le bandiere esposte - In alto la sede dell'ente a Palazzo Piloni A sinistra il consiglio provinciale che entro fine mese vota il bilancio

BELLUNO. Andate e votateli tutti. Anzi no: state a casa. Così parlò Beppe Grillo. E così spariscono, in un clic, 1.843 punti che sarebbero stati molto utili per strappare un seggio in consiglio provinciale. Domenica a Palazzo Piloni si vota infatti il rinnovo della squadra che affiancherà la presidente Daniela Larese Filon per i prossimi due anni.

Mercoledì sera i consiglieri bellunesi del Movimento 5 stelle si erano riuniti per decidere cosa fare. Due anni fa non avevano partecipato alla prima elezione di secondo grado della storia della Provincia, e ha stupito molti la decisione uscita da quel direttivo. «Abbiamo deciso di partecipare, lasciando però libertà di voto a ciascun consigliere», spiegava ieri mattina il deputato Federico D’Incà. «Non votiamo liste, ma persone, cercando di scegliere il candidato che potrà dare il contributo più importante per risolvere le problematiche del nostro territorio».

I candidati delle tre liste conoscevano la scelta fatta, e contavano su quei voti. In particolare su quelli dei consiglieri di Belluno (due, valgono ciascuno 528 punti con il voto ponderato) e Feltre (uno, valore 592 punti). Gli altri consiglieri pentastellati si trovano a Domegge, dove il voto vale 65 punti ma sono in tre in quel consiglio. In ballo c’erano dunque 1.843 punti. Che facevano gola a molti, a partire da alcuni sindaci del listone che sono in difficoltà (e stanno telefonando a destra e a manca a caccia di voti, anche strappandoli ai colleghi nonostante facciano parte dello stesso partito).

Ma anche al Bard, che pesca voti soprattutto nelle terre alte, dove pesano pochissimo. 65 punti appena. Servono nove voti di San Nicolò Comelico per fare un voto di Feltre. Otto per farne uno di Belluno. I candidati di tutte e tre le liste hanno cercato di coccolarsi i 5 stelle per guadagnarsi il loro voto, ma hanno perso tempo per niente.

Venerdì alle 11.08 Beppe Grillo ha pubblicato un post nel suo blog. Definisce le Province «un poltronificio utile a piazzare politici, parenti e amici ammanicati», attacca i partiti che non le hanno mai abolite (anche il M5S le cancellerebbero dalla faccia della terra), denuncia le modalità di un’elezione che non vede protagonisti i cittadini. «Tutti i portavoce comunali, coerentemente a quanto il M5S ha sempre sostenuto, non parteciperanno in alcun modo, né con la sottoscrizione delle finte liste né alle successive finte votazioni, a questa ennesima presa per i fondelli dei cittadini».

Per la sottoscrizione Grillo dovrà farsene una ragione. I consiglieri bellunesi hanno firmato le due liste antagoniste a quella dei sindaci, tre per ciascuno. Per il voto, invece, i pentastellati si adegueranno. E domani assisteranno alla consultazione elettorale da casa. «Vale l’indicazione di Beppe Grillo», sintetizzava Federico D’Incà ieri pomeriggio. «In coerenza con il passato non si andrà a votare».

Restano dunque da spartire complessivamente 99.782 punti. Sempre che tutti i sindaci e i consiglieri vadano a votare. L’elezione cade in una giornata non facile: «Molti consiglieri delle terre alte lavorano nel turismo, ci sarà il traffico del rientro dei vacanzieri, Belluno è l’unico seggio e non è vicinissimo per chi vive in montagna», segnala Marinella Piazza del Bard. Alcuni elettori si stanno organizzando con le macchine per arrivare insieme a Belluno, ma non è così scontato che l’affluenza sia alta. Molti poi non voteranno per protesta o per sfiducia. Ogni voto, anche quelli dei Comuni più piccoli, potrebbe essere decisivo.

Le liste in corsa sono tre. Il listone dei sindaci “Provincia di Belluno - Progetto comune”, quella vicina al Bard “Consiglieri e sindaci per l’autonomia” e “Per le autostrade del futuro”. Si vota domani dalle 8 alle 22, lo spoglio invece sarà lunedì mattina. I risultati arriveranno attorno alle 11, 11.30.

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