Un milione di euro per pagare avvocati
CORTINA. Un milione di euro per spese legali. È la previsione di spesa inserita nella variazione di bilancio approvata a maggioranza nel recente consiglio comunale. Sono più di trecento le cause legali che il Comune ha in corso.
Il dato incide sui bilanci comunali in quanto le parcelle dei legali che difendono il Comune nei contenziosi aperti da società o da privati arrivano a causa conclusa. Quindi l’amministrazione si trova a dover accantonare denaro in vista di eventuali fatture di avvocati.
Per il 2015 il Comune ha accantonato una somma che, con la variazione che inserisce altri 100 mila euro, è arrivata a un milione e 31 mila euro.
«Purtroppo il Comune riceve contenziosi settimanalmente», dice il sindaco Andrea Franceschi, «alcuni sono molto datati e abbiamo sollecitato gli avvocati affinché si possano chiudere certe vicende. Altre sono recenti. La maggior parte sono di natura urbanistica. Il nostro splendido territorio fa gola a molti. Abbiamo due nuove cause che ci vedono difenderci contro chi vorrebbe annullare la delibera del consiglio comunale sul Piano casa».
Una causa è promossa dalla Logan Srl, e il Comune è difeso dall’avvocato Aleandro Calegari. Dopo che le era stato concesso di spostare il volume di una casa dalla zona franosa di Staulin a quella più stabile di Pecol, la Logan aveva chiesto di aumentare il volume del nuovo immobile del 50%, contrariamente a quanto previsto dalla determinazione del Comune che prevede la possibilità di ampliare del 5%. Da qui il ricorso al Tar con richiesta di sospensiva.
L’altra recente causa riguarda l’annosa vicenda di un edificio situato a Campo di Sopra, che una volta era un apiario. La società Lorenzo III aveva già presentato richiesta di ampliamento con la legge regionale sugli immobili in zone agricole. Il Comune si era opposto e con quella che viene chiamata “sentenza Cortina” prima il Tar e poi il Consiglio di Stato avevano dato ragione all’amministrazione, sempre difesa da Calegari. Ora, puntando sul nuovo Piano casa regionale, il privato ci riprova.
«Abbiamo dato diniego all’ampliamento», spiega Franceschi, «e sicuramente si rivolgeranno nuovamente al Tar. Cortina e il suo splendido territorio attirano da sempre egli appetiti speculativi. Noi in questi anni abbiamo sempre tenuto duro. Certo le cause incidono sul bilancio, ma non si può lasciare aperte le possibilità di creare volumetrie che deturperebbero il territorio. Il Piano Casa che abbiamo approvato in consiglio comunale», conclude il sindaco, «dà possibilità ai residenti, a quelli veri, che vivono e lavorano qui, di ampliare le loro abitazioni, ma blocca le speculazioni. Terremo duro anche questa volta».
Alessandra Segafreddo
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